“Boicotta l’Ultimo Lupo”
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“Esce oggi al cinema “L’ultimo Lupo” di Jean Jacques Annaud, trasposizione cinematografica del bellissimo libro di Jiang Rong, che parla proprio di questo magnifico animale e lo fa in una maniera senza dubbio condivisibile. Quello che però non e’ affatto condivisibile e’ il modo con cui il regista ha girato il film, usando lupi veri, ben trenta, strappati alle loro madri da cuccioli, cresciuti a contatto con l’uomo, addestrati con metodi probabilmente coercitivi e usati per le lunghe riprese del film.
E’ giusto sfruttare un animale per raccontare che non va sfruttato? Il fine (raccontare che i lupi non vanno catturati) può giustificare la cattura degli animali per raccontarlo? Noi crediamo di no, crediamo che se non si ha una coerenza nel raccontare un messaggio, il messaggio non può passare, per questo invitiamo a non andare a vedere un film che ha visto per le sue riprese lo sfruttamento di questi stupendi animali.”
Per fortuna nei commenti si trova qualche persona dotata di un minimo di cervello che si pone le giuste domande: “Ma le fonti di quanto affermi dove sono?” Inutile dire che le risposte sono molto evasive: “guarda in alto tra i commenti, vedrai che le trovi le fonti”. Io mi sono presa la “briga” ( e di certo il gusto, cit. per ilNinth) di leggermi un po’ di commenti e non ho trovato fonti. Ma sapete dopo aver letto commenti tutti uguali -sembrano fatti con lo stampino- e che vi risparmio ho cercato qualche notizia su questo film. Ma nessun sito, a parte questa pagina facebook, parla di maltrattamenti agli animali, men che meno ai lupi. Addirittura il film è stato sostenuto anche dal WWF.
Ma perché se quotidiani come La Stampa, Il Fatto, l‘ANSA parlano di questo film come un “kolossal” dove la ripresa di una singola scena poteva durare anche una giornata per rispettare proprio i “tempi tecnici” dei lupi, pagine come Animal Amnesty devono per forza andare contro corrente? Ma soprattutto perché la gente condivide a cazzo senza nemmeno provare a cercare uno straccio di fonte? Non ci vuole poi molto, basta scrivere su google il titolo del film.
Per la cronaca, nel caso non aveste voglia di cercare, i lupi utilizzati per il film sono stati “adottati” dal loro addestratore, Andrew Simpson, che li ha portati con sé a Calgary (piuttosto che lasciarli in uno zoo).
Thunderstruck