Malori fatali e numeri a caso
Fingendo di avere l'Istat come fonte
Qualcuno sta facendo circolare un’immaginetta che avete segnalato anche a noi, questa qui:
Nell’immagine, per chi facesse fatica a visualizzarla, si legge:
MORTI AVVENUTE NEL SONNO
- anno 2019: 21.500 casi;
- anno 2020: 33.700 casi;
- anno 2021: 98.100 casi (dato parziale a metà agosto);
MORTI CAUSATE DA MALORE IMPROVVISO:
- anno 2019: 14.800 casi;
- anno 2020: 19.000 casi;
- anno 2021: 45.200 casi (dato parziale a metà agosto);
SI tratta della classica immagine realizzata ab mentula canis per cercare di spaventare chi è dubbioso sui vaccini. Nell’immagine che avete segnalato a noi non viene riportata alcuna fonte, ma cercando mi sono accorto che la stessa esiste in altra versione, questa:
Dove si sostiene che i dati verrebbero dal confronto delle statistiche del Ministero della Sanità con le tabelle dell’Istat.
Ma sono bugie, di quelle con le gambe cortissime. Guarda caso, con grafica ancora diversa, la stessa notizia era stata trattata dai colleghi di FACTA il 6 settembre. Colleghi che avevano avuto modo di contattare la dirigenza Istat per sapere che affidabilità avessero i dati riportati. E questo è quanto hanno riportato dopo aver parlato con Istat:
…i responsabili dell’Istituto nazionale di statistica hanno smentito i dati contenuti nel tweet, spiegando che «gli ultimi dati ufficiali sulle cause di morte rilasciati da Istat si riferiscono all’anno 2018» e che ogni altra proiezione successiva a quella data non può dunque essere stata prodotta da Istat…
Oltretutto, come spiega sempre FACTA:
Nella ripartizione dei decessi per causa di morte, inoltre, Istat si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le «morti avvenute nel sonno» e per quelle «causate da malore improvviso». L’unico codice Icd-10 che potrebbe essere associato alla morte nel sonno è il codice G47 corrispondente ai disturbi del sonno, «a cui sono attribuiti in media circa 40 casi all’anno», ci ha spiegato Istat.
Non credo ci sia altro da aggiungere.
maicolengel at butac punto it
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