Manipolazione e controllo del clima
Scie chimiche, ci mancavate...
Tra le tante segnalazioni che ci arrivano, da un po’ nessuno ce ne mandava una che riguardasse le scie chimiche, anche perché bene o male pre-pandemia della questione qui su BUTAC se ne è parlato fino alla noia.
L’occasione è interessante anche perché la segnalazione che ci è arrivata è di un volantino che pubblicizza una “conferenza-dibattito” che si terrà il 7 marzo a Summaga di Portogruaro. Questo il volantino:
La conferenza è tenuta da Walter Pansini in collaborazione con Alister (Associazione per la Libertà di Scelta delle Terapie Mediche) e s’intitola:
Manipolazione e controllo del clima: attacco all’ambiente, alla salute, al cibo?
Il volantino sul fronte riporta la classica immaginetta col cielo solcato da scie chimiche, sul retro invece si fa confusione tra scie “chimiche” e controllo del clima tramite geoingegneria.
Prima si parla del “fenomeno scie”, poi si citano l’ex generale Mini (già noto come complottista che crede alle scie) e il governo messicano, di cui viene riportata una piccola parte di un comunicato stampa.
Premessa per chi si fosse perso qualcosa
Il complotto delle scie chimiche (in inglese “chemtrail conspiracy”) è una teoria complottista secondo cui le scie di condensazione lasciate dagli aerei nel cielo non sarebbero semplicemente, appunto, normale condensazione dell’acqua, ma sarebbero invece composte da sostanze chimiche tossiche o addirittura da materiali biologici, diffusi deliberatamente nell’atmosfera per scopi maligni.
Secondo i sostenitori di questa teoria le scie chimiche sarebbero il risultato di un programma di geoingegneria segreto condotto dal governo o da potenti organizzazioni segrete, con l’obiettivo di controllare il clima, modificare le condizioni meteorologiche, alterare il DNA degli esseri umani e animali, o anche ridurre la popolazione mondiale.
Questa teoria del complotto non ha alcuna base scientifica, inoltre non esiste alcuna prova che suggerisca l’esistenza di un programma segreto di geoingegneria finalizzato a diffondere sostanze chimiche nell’atmosfera.
Che confusione…
Il comunicato stampa del governo messicano, come anche le parole di Mini, non sono dimostrazione dell’esistenza delle scie chimiche. Quello che è vero è che esistono esperimenti sul controllo climatico, esperimenti che non hanno nulla di segreto e che vengono portati avanti in specifici Paesi (l’Italia non è fra quelli). Sperimentazioni note, che nessuno nega, ma che non hanno nulla a che fare con la foto sulla copertina del volantino.
Quindi è vero che da decenni si cercano modi per controllare il clima. Anche qui su BUTAC ne abbiamo parlato. Il comunicato del governo messicano è una presa di posizione contro quel tipo di sperimentazioni, nulla di più. Dare a intendere diversamente è mentire.
La geoingegneria solare a cui fa riferimento il governo messicano è quella di cui ha parlato il professor David Keith dell’università di Harvard in un’intervista del 2017 al New York Times. Ma non si tratta di scie chimiche. Sia chiaro, questo genere di esperimenti ha specifici rischi che difatti vengono abbondantemente dibattuti nell’articolo del New York Times, come anche sulla pagina dedicata al complotto sulle scie chimiche del professor Keith sul sito dell’università di Harvard. Dare a intendere che le normali scie di condensa siano la geoingegneria di cui parla Keith è un sistema per creare confusione. Confusione che è utile a chi ha fatto del complottismo il suo stile di vita.
Per chi avesse voglia di fare una passeggiata sul viale dei ricordi su BUTAC abbiamo una novantina di articoli che parlano di scie chimiche…
redazione at butac punto it
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