L’offerta della Metro di Roma
Continuiamo a ritenere Meta complice di queste truffe, visto che non fa niente per contrastarle e anzi ci guadagna
Un lettore ci ha segnalato un annuncio truffa apparso sui social, annuncio di cui in passato si sono già occupate svariate testate.
Si tratta di un annuncio sponsorizzato che ha ricominciato a circolare sui social network, in particolar modo su Facebook, lanciato da pagine social che si spacciano per l’azienda della Metropolitana di Roma.
La truffa, con post sponsorizzati simili, l’abbiamo già vista circolare tra dicembre e gennaio: un pass gratuito, un pass del costo di 2€ che permetterebbe di viaggiare in metropolitana a Roma per 12 mesi.
Chi non lo vorrebbe?
E difatti è una notizia truffa che hanno trattato tantissime testate giornalistiche tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Noi avevamo parlato a gennaio di una truffa identica ma che si rivolgeva ai viaggiatori dell sistema di trasporto dell’Emilia-Romagna.
Come in altre occasioni il modus operandi è sempre lo stesso: i truffatori cercano il click della potenziale vittima, click che lo convinca della bontà dell’offerta e che lo porti a compilare un modulo che include dati personali e dati della carta di credito. Il primo problema è che queste truffe, anche quando vengono segnalate all’amministrazione di Facebook, non vengono rimosse. Ma la questione più problematica è che oggi, rispetto al passato, i truffatori si sono fatti ancora più audaci. Un tempo si limitavano all’annuncio e a qualche commento falso ed entusiasta. Oggi impersonano alla perfezione i social media manager dell’azienda per cui si spacciano, e rispondono a tono ai commenti di chi pone dubbi sulla bontà dell’annuncio.
Tutto questo ovviamente genera confusione, confusione che contribuirà ad aumentare il numero delle potenziali vittime.
L’unico suggerimento che possiamo dare è quello di contattare direttamente l’azienda che fa l’offerta, magari evitando di scrivere alla pagina stessa su cui è apparso l’annuncio, ma andando a cercare un ufficio per il pubblico e parlando con un operatore.
A questo aggiungiamo che continuiamo a ritenere Meta complice di queste truffe, specie visto che ad oggi la lentezza nel rimuovere questi annuncio sponsorizzati è pari solo alla fame di denaro che ha il colosso dei social network.
maicolengel at butac punto it
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