Metti in evidenza e vinci un viaggio in Lapponia
Oggi parliamo del tag “Mettere in evidenza”, funzionalità di Facebook relativamente recente, introdotta in Italia per permettere agli utenti di attirare l’attenzione su post specifici. Usando quel tag difatti alcune persone che fanno parte del nostro giro di contatti riceveranno una notifica per quello specifico post o commento, aumentando la sua visibilità. Nei gruppi la stessa cosa si può fare usando il tag @tutti, mentre nelle pagine si usa il comando @follower. Si tratta di tag che andrebbero usati con moderazione, per rendere più visibili post che abbiano una qualche importanza, ad esempio quelli dedicati a persone scomparse per cui si cerca di raggiungere più persone possibile. Invece certi profili lo usano su ogni singolo post che pubblicano, azzerandone l’utilità: alla fine se riceviamo così tante notifiche da un singolo profilo finiamo per stufarci e disattivarle per l’intero contatto, così da non riceverne più nemmeno una, oppure lo eliminiamo direttamente dalla nostra lista amici o dalle pagine che ci piacciono. E poi ci sono i furbi, quelli che cercano di sfruttare questo tipo di trucchi da social network per dare maggiore visibilità alla loro pagina truffaldina.
Io ieri ho ricevuto una notifica da un contatto, che aveva appunto usato il tag @mettere in evidenza sotto a questo post:
Pagina che ha aperto i battenti l’11 ottobre e che grazie a questo trucchetto ha quasi raggiunto i 10mila follower con il minimo sforzo, senza aver bisogno nemmeno di un’inserzione a pagamento, e sta raccogliendo i frutti di quello specchietto per le allodole che è il viaggio in Lapponia in regalo.
Occorre imparare a stare sul web: i post sono come annunci, e un post che indice un concorso a premi in Italia deve sottostare a regole molto chiare che includono un’autorizzazione ministeriale e un regolamento disponibili al pubblico. Esiste un Decreto specifico che regolamenta i concorsi a premi nel nostro Paese, il 430/2001, dove sono riportate tutte le norme previste per i concorsi a premi indetti sul territorio italiano. Facebook (e gli admin delle sue pagine), se indicono concorsi a cui possono partecipare italiani, devono sottostare a quelle regole. Quello del post qui sopra non rispetta nessuna delle indicazioni del 430/2001, pertanto se ne può già dedurre che non c’è da fidarsi.
Vabbè, cosa c’è di male? Mal che vada qualche mio contatto avrà visto quella notifica e sarà passato oltre…
Questa è la risposta standard che ricevo quando faccio presente tutto questo, ma è una risposta superficiale data da chi dei meccanismi della rete se ne infischia o non ha gli strumenti per comprenderli.
Ecco ad esempio cosa potrebbe esserci di male:
- Seguendo la richiesta del post abbiamo dimostrato agli admin della pagina e a chiunque passi di lì di essere potenziali condivisori di contenuti non verificati.
- Dando evidenza a un post di una pagina che non conosciamo abbiamo permesso alla stessa di crescere in visibilità senza nemmeno lo sforzo di una campagna pubblicitaria, in pratica stiamo facendo noi pubblicità gratuita a soggetti che non conosciamo e che non ci daranno mai nulla in cambio.
- La pagina dopo il 31 ottobre probabilmente cambierà nome, e grazie al nuovo pubblico raggiunto diffonderà altri contenuti che, se va bene, si limiteranno a essere spam, se va male saranno truffe, il tutto grazie alla nostra superficialità nell’uso della piattaforma.
Se comunque decidiamo di mettere il tag ci viene inviato un messaggio privato con l’invito a cliccare su un link, link che ci rimanda a un sito – holidaystoday.info – che reindirizza a it.superomaggio.it, che a sua volta viene subito riconosciuto da alcuni antivirus come sito pieno di malware (che al mercato mio padre comprò).
Giusto per curiosità siamo andati a vedere a chi sia registrato il sito con dominio .it, il registrante è ADSALSA PUBLICIDAD S.L. che compare sotto a tanti altri post di concorsi simili. Ma, se si prova a cliccare, ognuno di quei link viene riconosciuto dal nostro antivirus come pagina web pericolosa. L’azienda esiste realmente, e ha sede ad Alicante in Spagna, ma come avrete capito non è esattamente affidabile.
Non crediamo ci sia altro da aggiungere, sarebbe bello vedervi tutti un po’ più scettici e attenti a cosa condividete sui vostri profili social. Ma più che altro sarebbe bello che la smetteste di usare questi tag per ogni sciocchezza che condividete online, state facendo come quello che gridava “Al lupo al lupo” e quando davvero scriverete qualcosa che avrà senso sia messa in evidenza nessuno vi si filerà più…
redazione at butac punto it
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