L’epidemia di morbillo in Texas
Malattie facilmente prevenibili con le vaccinazioni che riprendono a causare epidemie

In Italia se ne parla poco, e anche negli Stati Uniti il governo federale non sta facendo granché in quanto a comunicazione, ma in Texas i casi di malati di morbillo stanno aumentando a una velocità che lascia decisamente preoccupati i medici dello Stato.
Perché ne parliamo su BUTAC? Perché è una delle conseguenze di scellerate politiche sanitarie che alcuni vorrebbero replicare anche da noi. Sia chiaro, per ora si parla di numeri contenuti, ma come riportato da ABC News martedì 11 c’erano 24 casi, venerdì erano raddoppiati, e 13 dei colpiti erano stati ricoverati. Ora i casi identificati sono 58.
Secondo il Dipartimento per la Salute dello Stato si tratta della più grande epidemia di morbillo in Texas da trent’anni a questa parte, qualche motivo per preoccuparsi c’è. I medici hanno raccontato ad ABC News di essere molto preoccupati perché con l’evolversi della situazione il rischio che l’epidemia dilaghi tra le persone non vaccinate o non sufficientemente vaccinate è molto alto.
C’è una frase detta dal dottor Alok Patel, pediatra presso lo Stanford Children Health Hospital, che trovo molto significativa:
Quello che stiamo vedendo in questo momento è una crepa nelle fondamenta di un edificio e non vogliamo che questo edificio crolli, quindi nel momento in cui si vede una piccola epidemia di morbillo, specialmente in una popolazione non vaccinata o sotto-vaccinata, questo è un esempio da manuale di come il morbillo possa diffondersi rapidamente.
Negli ultimi anni, anche grazie alla disinformazione antivaccinista generata dalla pandemia, le esenzioni vaccinali tra i bambini della contea di Gaines – epicentro dell’epidemia – sono notevolmente aumentate. Fino al 2013 la percentuale di bambini che non venivano vaccinati era del 7,5%, dieci anni dopo quel numero è più che raddoppiato, arrivando al 17,5%.
Ricordiamo che il morbillo è una malattia pericolosa, anche se da noi sono decenni che non si hanno epidemie significative proprio grazie alle vaccinazioni; ma quando ancora i vaccini non erano così diffusi causava problemi gravi, potenzialmente a lungo termine e a volte permanenti. Vi riportiamo da Epicentro ISS:
La maggior parte delle persone guarisce entro due-tre settimane; tuttavia, la malattia può avere un decorso grave e determinare gravi complicanze e anche il decesso. Le complicanze possono riguardare fino al 30% dei casi (o una percentuale ancora più elevata nei Paesi poveri). I bambini sotto i 5 anni di età, gli adulti di età superiore a 20 anni, le donne in gravidanza e le persone con deficit immunitario hanno il rischio più elevato di complicanze. Le complicanze più gravi sono la polmonite (che può complicare 1- 6% dei casi) e l’encefalite acuta (0,1% o 1 caso su 1000). Altre complicanze includono l’otite media, la laringotracheobronchite, la diarrea, la disidratazione, la cheratite, la trombocitopenia, e le convulsioni febbrili. Il 20-30% dei casi complicati da encefalite acuta ha esiti permanenti a livello neurologico. Il morbillo associato a carenza di vitamina A è una delle cause più comuni di cecità acquisita nei bambini dei paesi in via di sviluppo.
La letalità del morbillo è principalmente dovuta a complicanze respiratorie e neurologiche e nei Paesi sottosviluppati può arrivare fino al 6% dei casi. Nei Paesi industrializzati la letalità del morbillo è pari a 0,05-0,1%.
Oltre alle complicanze acute, il morbillo può causare la panencefalite subacuta sclerosante, una rara malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che insorge in media sette anni dopo l’infezione primaria. Questa complicanza è caratterizzata da un deterioramento delle facoltà mentali e convulsioni. Viene riportata con una frequenza da 4 a 11 casi per 100.000 casi di morbillo e con una frequenza maggiore (18/100.000) quando l’infezione primaria è stata acquisita prima dei 5 anni di età.
La Contea di Gaines non è l’unico posto in cui le esenzioni da vaccino sono aumentate. Di questo passo il rischio di vedere, come in passato, gravi epidemie di malattie che non colpivano con questa gravità da decenni si alza sempre di più, e di questo dobbiamo ringraziare soggetti come Robert F Kennedy, neo-responsabile della salute USA.
In Italia abbiamo sufficienti emuli di Kennedy, è importante restare razionali e vigilare per non ritrovarci in situazioni molto rischiose.
Viviamo tempi inquietanti…
maicolengel at butac punto it
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