Non è mai stata tachipirina e vigile attesa…

...ma ad alcuni fa comodo che ci crediate

In tanti ci state segnalando articoli come questo di Affari Italiani:

Covid, accolto il ricorso Speranza-Aifa: si torna a tachipirina e vigile attesa

O post come questo de il Sofista:

La domanda è: perché Speranza ha impugnato l’ordinanza del TAR che autorizzava le cure domiciliari?
Come può un ministro battersi per impedire delle cure?
È chiaramente omogeneo a un progetto criminale a cui servono le emergenze per realizzare un assetto totalitario. #tachipirina
O questo di Diego Tommasone:
RITORNO A TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA, MA IN USA ESCONO LE NUOVE LINEE GUIDA TRATTAMENTO COVID-19 😷
Curioso come quasi in contemporanea della nuova Ordinanza del Consiglio di Stato, che annulla la precedente in merito alla nota AIFA che prescriveva tachipirina e vigile attesa nella cura domiciliare Covid, escano e siano liberamente scaricabili le nuove linee guida USA sul trattamento Covid, dove ovviamente non sono MAI menzionate nè paracetamolo nè la vigile attesa!
E’ riduttivo definire criminale e vergognoso che un Ministero e la stessa AIFA siano ricorsi al Consiglio di Stato per ripristinare una non terapia palesemente inefficace e ridicola, ma forse è ancora peggio che tanti medici, i quali per ogni stupidaggine prescrivevano di default e spesso al telefono, antibiotici e cortisonici, abbiano seguito queste pericolose e dannose “note”.
L’Ordinanza per fortuna parla anche di “scienza e coscienza”, quindi si vede che giuridicamente è stata annullata la sospensiva perchè quella nota non cambia nulla, un medico infatti deve sempre agire in scienza e coscienza ed usare la terapia ritenuta più opportuna, e mi auguro che dopo oltre un anno, tutti abbiano capito che tutto va usato tranne la tachipirina, e che tutto va fatto tranne che aspettare.
Ammetto che è dura accettare certe decisioni, più che altro per noi che abbiamo dimostrato con i fatti di essere molto avanti, sia come efficacia clinica che con i lavori scientifici. Piccola soddisfazione è che almeno oltreoceano ci apprezzano e ci danno ragione!

Siamo di fronte a un preciso tentativo di inquinamento del pozzo, quello che alcuni stanno portando avanti da mesi, senza che lo Stato abbia tentato di fare chiarezza sui fatti, anche grazie a soggetti assolutamente incapaci di comunicare. Qui su BUTAC sono mesi che cerchiamo di ribadire quella che è la realtà dei fatti:

Il protocollo non è mai stato solo tachipirina e vigile attesa

Quelli che sostengono questa sciocchezza sono solo uno sparuto gruppo di medici che hanno evidentemente dei precisi interessi nel farvelo credere. Ma, come vi abbiamo mostrato più e più volte, bastava andare a leggere tutte le linee guida di AIFA e OMS per accorgersi che già da aprile 2020 era previsto anche altro. Come fin da subito era permessa ai medici l’autonomia nella prescrizione, in scienza e coscienza, della terapia ritenuta più opportuna. Qualsiasi medico serio ve lo può confermare, qualsiasi medico che abbia approfondito quali fossero i protocolli vi può mostrare i documenti con le linee guida di AIFA risalenti al 2020, e mostrarvi che riportavano:

Solo sull’idrossiclorochina c’erano tanti dubbi, dati dal fatto che non ci sono studi che ne dimostrino l’efficacia. Ma tutto il resto era già previsto, ed è ancora previsto nelle linee guida AIFA.

Come riporta ad esempio questa circolare del Ministero della Salute riportata sul Portale della FNOMCeO la “vigile attesa” non ha mai significato abbandonare il paziente al proprio destino e attivarsi solo quando era necessaria l’ospedalizzazione, visto che “il monitoraggio quotidiano, anche attraverso approccio telefonico, soprattutto nei pazienti sintomatici lievi è fondamentale poiché circa il 10-15% dei casi lievi progredisce verso forme severe”.

E a proposito di FNOMCeO, Federazione che rappresenta circa 400mila medici italiani, su Dottore, ma è vero che…? nella parte della scheda sui farmaci per COVID da somministrare a casa si legge:

Se la persona contagiata è in condizioni sufficientemente buone per restare in casa, ovviamente isolata dal resto delle persone conviventi, il medico può prescrivere innanzitutto farmaci per al­leviare i sintomi: paracetamolo per la febbre, antidolorifici non steroidei per i dolori muscolari o articolari. Come spiega l’INMI Spallanzani, “il cortisone può essere considerato solo per i pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore dall’insorgenza dei sintomi e nei quali si rilevi un peggioramento dei valori di ossigenazione del san­gue rilevati tramite il saturimetro”. È raccomandato inoltre l’u­tilizzo di eparine a basso peso molecolare per la profilassi di eventi trom­boembolici nei pazienti con ridotta mobilità, per esempio persone che usano la carrozzina o che non si alzano frequentemente dal letto.

Per dare sollievo in caso di tosse persistente, il medico può prescrivere dei sedativi per la tosse ma il BMJ Best Practice ricorda che una metanalisi ha dimostrato che è più efficace un cucchiaio di miele.

La permanenza del paziente a casa è incoraggiata sia dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sia dalla sintesi del BMJ costantemente aggiornata, garantendo un monitoraggio costante del malato da parte del medico attraverso strumenti di telemedicina o un uso intelligente del telefono.

Le linee guida riportate dalla FNOMCeO sono basate su quelle diffuse dall’OMS ormai a maggio 2020.

Le linee guida USA aggiornate a cui fa riferimento qualche post sui social sono queste, e non vi si fa riferimento diretto alla tachipirina perché per il trattamento del “mild to moderate COVID-19” a casa vengono consigliati “supportive care” e “symptomatic management” tra cui, come possiamo leggere qui, “Taking medications, like acetaminophen or ibuprofen, to reduce fever”. Ma anche nell’aggiornamento del 21 aprile delle linee guida USA è chiaramente indicato l’acetaminophen come antiepiretico insieme ai NSAID (i FANS). Non vorremmo deludere nessuno, ma acetaminophen è il paracetamolo. Commercializzato in Italia con il nome di tachipirina.

Perché queste cose non vengano raccontate e si faccia sempre e solo riferimento a un documento che cita tachipirina e vigile attesa come unica linea guida di AIFA e OMS è a mio avviso un segnale molto chiaro di come certe testate siano schierate nel fare una precisa disinformazione. E di come certi soggetti siano venduti alla disinformazione politica.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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