Occhio alle false liquidazioni online
In un periodo di saldi come questo, le potenziali vittime di questo genere di contenuti sponsorizzati su Facebook aumentano
Una lettrice ci ha segnalato un post sponsorizzato, di quelli che Meta fatica a rimuovere visto che rimuovere una truffa = meno soldi in entrata, e che Facebook campa di queste cose. Il post però è abbastanza pericoloso: visto il periodo di saldi nei negozi fisici, il rischio che gli utenti possano cascarci è alto.
La pagina che ci è stata segnalata si chiama Liquidazione dei profumi, e pubblica post che sostengono sia collegata a Sephora, dove – dicono – è in corso una liquidazione della loro merce. Questo uno dei testi che sta circolando:
SЕРНОRА hа Іаnсіаtо Іа рrоmоzіоnе “𝐋𝐢𝐪𝐮𝐢𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐮𝐦𝐢” соn sсаtоІе ріеnе dі рrоfumі fаmоsі a росhі еurо ✨
Quеst’іnvеrnо, іnvесе dі smаІtіrе Іа mеrсе іnvеndutа, І’аzіеndа hа dесіsо dі соnfеzіоnаrІа іn sсаtоІе е dіstrіbuіrІа аі сІіеntі, сhе rіdurrà gІі sрrесhі е rаffоrzеrà І’іmmаgіnе dеІІ’аzіеndа!!! Lа рrоmоzіоnе оffrе a tuttі gІі іtаІіаnі І’орроrtunіtà dі оttеnеrе unа sсаtоІа ріеnа dі рrоfumі аІ рrеzzо ріù bаssо!
Реr оttеnеrІа, bаstа соmріІаrе un brеvе quеstіоnаrіо sоttо іІ роst!👇 Соndіvіdеtе аnсhе соn і vоstrі аmісі, реrсhé іІ рrоdоttо hа unа quаntіtà Ііmіtatа!
Per i tanti detrattori dell’Unione Europea, ci sembra utile informarvi che noi all’interno dell’Unione siamo in grado di vedere le inserzioni che la pagina ha pubblicato questa settimana, fossimo in altri Paesi non potremmo. Meta ce le mostra solo grazie alle normative fortemente volute dall’Unione Europea per tutelare i consumatori.
L’annuncio, se cliccato, rimanda a una delle solite pagine truffa che abbiamo visto migliaia di volte in questi ormai dodici anni di BUTAC: tre domande a risposta sì/no, un giochino in cui si vince sempre e la richiesta di dati finale. Il fatto che truffe così continuino a esistere è la dimostrazione che funzionano, se non facessero soldi state tranquilli che sarebbero terminate da tempo.
La nostra lettrice non si è limitata a inviarci la segnalazione, aveva anche contattato Sephora che ovviamente di questa “promozione” non sapeva nulla.
Ogni soldo che questa gente guadagna grazie ai post sponsorizzati su Facebook è un soldo condiviso con Mark Zuckerberg, sarebbe ora che quell’uomo rispondesse della sua complicità in truffe.
redazione at butac punto it
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