L’omeopatia nel trattamento dei tumori
Quando si cita uno studio bisogna dare i riferimenti e magari linkarlo correttamente, non lasciare al lettore l'onere di andarselo a cercare...
Ci è stato segnalato l’intervento del prof. Giovanni Frajese a Un Giorno Speciale, trasmissione della solita Radio Radio, dove il professore dell’Università degli Studi di Roma ha raccontato di uno studio che avrebbe dovuto rivoluzionare il nostro modo di guardare la medicina. Sono parole del professore, che riportiamo per intero con il virgolettato che viene trascritto da Radio Radio:
Nel 2015 un articolo scientifico del quale non si parlò per niente, dimostrava che sulle linee cellulari di glioma che è uno dei tumori più aggressivi e meno trattabili sul sistema nervoso centrale, un preparato diluito nella maniera omeopatica, quindi senza la presenza delle molecole veramente all’interno, ma quella che si chiama la memoria di quella impronta energetica nell’acqua otteneva sulle linee cellulari degli effetti biologici estremamente importanti e misurabili. Questa era già la prova che si poteva avere un effetto sulle linee cellulare di tumore senza che ci fosse la sostanza chimica. …Questa semplice pubblicazione doveva stravolgere anche la maniera in cui si guarda alla medicina. Ma questo non può passare perché se passa la maniera di intendere la medicina e i miliardi che questa genera dovrebbe cambiare in favore di qualcosa di moto più complesso che andrebbe a toccare anche le emissioni elettromagnetiche.
Link allo studio che avrebbe dovuto stravolgere il modo in cui si guarda alla medicina? Nessuno, si butta là un’informazione e si lascia che il pubblico che ascolta la faccia sua, fidandosi di quanto ha sentito.
Noi di BUTAC purtroppo fatichiamo sempre a fidarci, ci piace andare alla fonte dei fatti e quindi abbiamo passato al setaccio tutti gli studi che sono stati pubblicati nel 2015 e che hanno come oggetto le linee cellulari di glioma, trattate con preparati che potrebbero esser descritti come diluiti alla maniera omeopatica. Purtroppo però di studi che rispecchino la descrizione fatta dal professor Frajese non ne abbiamo trovati.
O meglio, abbiamo trovato uno studio, che ha come oggetto la linea cellulare di glioma, e che viene trattato con qualcosa che a occhi inesperti può sembrare “omeopatia”, visto che si parla di water extract.
Lo studio del 2015 che siamo riusciti a trovare noi si intitola:
Ruta graveolens L. Induces Death of Glioblastoma Cells and Neural Progenitors, but Not of Neurons, via ERK 1/2 and AKT Activation
In questo studio si fa preciso riferimento a un estratto d’acqua della Ruta graveolens, ma non si parla mai di diluizioni alla maniera omeopatica. Non è affatto vero che si faccia riferimento alla memoria dell’acqua. Le diluzioni omeopatiche e l’estratto d’acqua non sono la stessa cosa, e lo so io che sono gioielliere.
Sia chiaro, esiste la possibilità che lo studio di cui parla il professore sia un altro, ma allora sarebbe il caso di citarlo nella maniera corretta e magari linkarlo, specie visto che ci viene detto che è stato pubblicato su una testata autorevole. Quello che vi ho citato poco sopra è stato pubblicato su Plos One, che è sicuramente testata autorevole. Ma quello che vi ho citato (e linkato) non parla mai di diluizioni omeopatiche della Ruta graveolens. L’onere della prova sta a chi vuole dimostrare l’esistenza del fatto, non a noi. Voi che seguite Radio Radio dovete pretendere che quando citano studi scientifici gli stessi vengano linkati chiaramente, in maniera da darvi la possibilità di verificare se quanto sostenuto è corretto o meno.
maicolengel at butac punto it
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