Vendi il tuo oro vecchio…

...ma attento a quanto te lo pagano!

Mi tocca ritornare su un tema che conosco bene, visto il mestiere che faccio nella vita vera. Mi tocca perché sempre più spesso negli ultimi mesi alcuni che mi conoscono non solo come blogger mi hanno chiesto quanto fosse giusto farsi pagare questo o quest’altro oggetto d’oro. Evidentemente c’è tanta confusione in giro. Confusione dovuta anche a sistemi di vendita sfruttati da alcune catene che tra le altre cose permutano l’oro usato con oggetti nuovi.

Il tuo oro vale più che mai! Valutiamo il tuo oro usato fino a 101 €/gr
PORTACI IL TUO ORO USATO! FINO a 100 € al gr di oro usato 24kt per l’acquisto di un nuovo gioiello o orologio*

La prima cosa da dire è che l’oro è quotato in borsa, per cui il valore dell’oro puro, che cambia ogni giorno, lo potete verificare tutti senza fatica alcuna. Oggi 11 novembre 2021, mentre scrivo, la quotazione è di 49 per la domanda e 51,95 per l’offerta al grammo per l’oro puro, anche detto 24 carati. Questo significa che ce lo dovrebbero comprare a 49 euro e vendere a 51,95 al grammo.

La gioielleria che comperate invece è fatta di solito di oro 18 carati (ma negli ultimi anni si è ritornati a usare anche il 14 carati, e in certi casi il 9). Chi, come le due catene di cui vi ho mostrato la pubblicità qui sopra, sostiene di pagare il vostro oro usato fino a 101 euro al grammo sta sfruttando trucchetti legali per convincervi quasi di farvi un regalo, ma di questo parliamo dopo.

L’oro puro

Partiamo dall’ipotesi che voi abbiate un lingotto di oro 24 carati, quello che potremmo definire oro puro al 99,9%. In quel caso sapere quanto vale quel lingotto è facile: prendete il peso dello stesso, lo moltiplicate per il valore attuale di borsa, in questo caso 49, e scoprite il suo valore nominale, che è la cifra a cui una gioielleria corretta dovrebbe rivenderlo (magari con un 1 o 2% in più). Chi ve lo acquista però difficilmente lo pagherà tutti quei soldi, poiché deve tutelarsi un minimo dalla possibilità che l’oro crolli di valore la sera stessa. Di solito si applicano percentuali di calo che vanno dal 2% al 4% in meno. Ma non c’è una legge, e un acquirente che intuisce la vostra scarsa familiarità con la materia può applicarvi percentuali molto maggiori giustificandole come “spese di gestione”, senza che nessuno possa accusarlo di nulla: sta solo facendo i propri interessi.

Con la quotazione attuale, se avete un piccolo lingotto da 10 grammi, dovreste ricevere in cambio una cifra variabile tra i 490 euro e i 500. Se il compro oro della vostra zona vi offre di meno cambiate zona.

Purtroppo è molto più facile che abbiate dell’oro vecchio, ciondoli, catenine, bracciali, materiale che non usate più e di cui volete disfarvi, materiale che non è 24 carati. Nella maggior parte dei casi in Italia, come dicevamo, si tratta di oro 18 carati.

I punzoni

Se avete una buona lente d’ingrandimento potete cercare la punzonatura del metallo, obbligatoria da alcuni decenni.

La punzonatura prevede un marchio presente sul metallo che per l’oro ha questa forma: All’interno, invece che 000, va riportata la percentuale d’oro nell’oggetto punzonato. Di solito 750 nel caso di 18 carati, ma può essere anche 585 nel caso dei 14 carati o 375 nel caso dei 9. Oltre a quel marchio è obbligatorio anche quello del produttore che ha materialmente realizzato l’oggetto. La forma del punzone è questa:

Dove al posto dello 000 vanno i tre numeri che identificano il produttore, seguiti dalla sigla della sua provincia di appartenenza. Se l’oggetto che avete in mano ha un punzone come questo:

invece avete dell’argento, anch’esso valutato in borsa, ma di cui non parleremo oggi.

Veniamo quindi alle due pubblicità di cui sopra. Nessuna delle aziende autrici di quella cartellonistica ha perso la testa, sanno benissimo quanto vale l’oro, e state tranquilli, non vi regalano nulla. La frase “fino a 100 euro” non ha alcun significato. E purtroppo anche andando sui loro siti le spiegazioni sono scarsissime. Dicono di chiamare un numero verde o di presentarsi in negozio. Io invece vorrei che fosse chiaro che nessuno paga l’oro più del suo valore di quotazione, ripeto: nessuno. Di solito a quei cartelli corrispondono offerte del tipo che se compri un qualcosa che sta in un determinato valore, il tuo oro usato ti dà diritto a uno sconto fino a una certa cifra. Ma vedete, basta aver tenuto conto della faccenda in fase di creazione del prezzo per non regalarvi nulla, e farci bella figura.

Entriamo nel dettaglio

Approfondiamo un attimo. Facciamo un esempio: avete un braccialetto del peso di 11,7 grammi d’oro punzonato “oro 750”, ovvero oro 18 carati. La prima cosa che dovete fare è prendere la quotazione dell’oro del giorno, dividerla per 1000 e moltiplicarla, in questo caso, per 750. Così avete un’idea di quanto vale un grammo di oro 18 carati oggi. Poi moltiplicate quel valore per il peso d’oro che avete in grammi – 11,7 – e trovate il valore nominale del vostro bracciale. Nel caso in esempio, con la quotazione dell’11 novembre 2021 arriviamo a una cifra di 429,97 euro. Ma come vi ho detto chi ve lo compra non lo pagherà mai cifra piena (se vuole rivenderlo come lingotto deve portarlo a 24ct con una fusione che comporta dei costi, e comunque ha un rischio se il metallo nel frattempo cala). Quindi calcolate un 4% in meno (€ 412.78) e arrotondate pure per difetto, così siete arrivati alla cifra corretta che vi dovrebbero dare. Se ve ne propongono 410 siamo ancora nel giusto, meno fossi in voi cambierei negozio.

Le aziende che partono col dire che valuteranno il vostro oro 100 euro ovviamente fanno gli stessi identici calcoli, e vi spiegheranno che quei valori sono per oro puro usato in permuta di acquisti. Se invece state vendendo e volete contanti, vedrete che anche loro applicheranno quanto spiegato qui sopra. Si tratta di capire se toglieranno un 2 un 3 o un 4% dal totale finale, o se faranno anche di più. Nel caso vadano oltre il 4% nessuno vi obbliga a dare a loro il vostro oro, potete uscire e cercare un banco metalli che ve lo paghi meglio.

L’oro vale come denaro contante, se non avete bisogno di venderlo tenetelo al sicuro in una cassetta di sicurezza. Oggi, con la quotazione così alta, anche solo la catenina della comunione può essere un bel gruzzoletto. Se seguite i nostri consigli state certi che non ci rimetterete.

Concludendo

In uno dei siti dei due marchi che non ho citato, ma che hanno quella cartellonistica che avete visto a inizio articolo, ho trovato questa frase:

Potrai contare sull’affidabilità e sull’esperienza della più grande catena di gioielleria italiana

Ecco, io vorrei concludere dicendovi che quanto avete appena letto è scritto da me, che rappresento l’ultima generazione della più antica famiglia di gioiellieri italiani tutt’ora in attività. Sono quasi 200 anni che facciamo questo mestiere, direi che abbiamo dimostrato di essere affidabili e che l’esperienza è data dagli anni.

A scanso di equivoci, il mio negozio non fa questo tipo di attività quindi questa guida è stata scritta senza alcun interesse commerciale da parte mia.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.