Accade in un ospedale di Firenze nel 2024
Ci è stato segnalato un video apparso su TikTok ma che circola in forma virale via WhatsApp e altri canali anche grazie al sostegno di alcuni wannabe politici, appartenenti a ItalExit e altri micropartiti sovranisti. Il video è questo:
Per chi non avesse voglia di ascoltarlo ve lo riassumiamo noi: si sente la telefonata di una donna disperata che racconta di come le abbiano fatto trovare la salma della sua mamma dopo il decesso. Nella telefonata viene fatto capire che non sia stata permessa la vestizione della deceduta, come se fosse vietato a prescindere. Noi non sappiamo cosa sia successo nel caso specifico, non avendo dettagli oltre a quell’audio, ma quello che sappiamo sono le regole della regione Toscana operative dal 2021, su come comportarsi nel caso ci si trovi di fronte a un decesso da COVID-19. Il documento pubblicato ad agosto 2021 si intitola proprio:
GESTIONE DELLA SALMA CON SOSPETTA O CONFERMATA MALATTIA DA NUOVO CORONAVIRUS (COVID-19)
Dove possiamo leggere:
I rischi per il personale operante nelle strutture obitoriali, nella maggior parte delle infezioni, sono minimi quando si applicano le precauzioni universali standard per la prevenzione dell’infezione. Con il decesso del paziente cessano le funzioni vitali e si riduce nettamente il pericolo di contagio. Infatti, la trasmissione del virus è prevalentemente per droplets (esposizione a goccioline emesse con tosse e/o starnuti) e per contatto: il paziente deceduto, a respirazione e motilità cessate, non è fonte di dispersione del virus nell’ambiente per cui il rischio di contagio per il personale operante nella gestione delle salme/cadaveri, si riduce considerevolmente. Ciò premesso, rimangono valide le disposizioni delle Linee Guida per la prevenzione del rischio biologico nel settore dei servizi necroscopici, autoptici e delle pompe funebri della Conferenza Stato Regioni del 9.11.2017, secondo cui il corpo del soggetto deceduto deve essere considerato come potenzialmente contagioso e come tale deve essere trattato con la cautela del caso. Pertanto, al fine di ridurre il rischio di contagio il personale deve conoscere le precauzioni standard di biosicurezza applicando quanto indicato nella procedura aziendale PTO AZ 900 relative a: – igiene delle mani – precauzione da contatto – corretto uso di DPI.
Quello che le regole però prevedono è che:
Precauzioni da contatto -Sono da evitare le manipolazioni non necessarie, cosi come qualsiasi contatto con la salma da parte di parenti, conviventi o altre persone diverse da quelle incaricate delle operazioni necessarie e indicate nel presente provvedimento.
Il provvedimento non prevede che la salma non venga vestita, ma solo che venga vestita da operatori specializzati dell’ospedale o delle pompe funebri e non dai parenti. Si tratta di operatori che devono seguire delle linee guida specifiche per evitare possibili contagi, ma le indicazioni non prevedono di certo che la salma vada chiusa in un sacco e mai più toccata. Sia chiaro, è comprensibile il dolore di una figlia che magari vorrebbe accarezzare la propria mamma per l’ultima volta e aiutare a vestirla, ma queste sono le regole che valgono per tutti.
Dare a intendere che la salma non possa indossare gli abiti scelti per il funerale o il crocifisso al collo come avrebbe voluto, però, è un errore: le regole non prevedono queste limitazioni. Noi non possiamo verificare il racconto che viene fatto ma non sta a noi farlo, nel caso dovrebbe essere la struttura ospedaliera, spiegando le eventuali motivazioni della vicenda. Noi abbiamo fatto quello che ritenevamo corretto, ovvero cercare le regole per il trattamento di una salma con sospetta o verificata infezione da COVID per confutare la narrazione che questo triste episodio sia ciò che accade abitualmente negli ospedali.
maicolengel at butac punto it
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