C’è un post che ho visto condiviso anche da tanti amici e follower, si tratta di un post formato da testo e immagine:
Per piantare una pala eolica occorrono fino a 600 tonnellate di ferro e cemento gettate in profondità in terreni quasi sempre agricoli o vergini; di ecologico non hanno assolutamente nulla e spesso distruggono i corsi naturali delle falde acquifere. Terra distrutta per sempre per la speculazione delle multinazionali dell’energia.
Il post ce l’avete cominciato a segnalare in tanti, convinti che sia una bufala, ma le cose non sono sempre divise in tutto bianco o tutto nero, quindi ho ritenuto interessante trattare la tematica per permettere a chi lo volesse di fare un piccolo approfondimento.
La prima cosa da dire è che è vero che l’installazione di una turbina eolica comporta un impatto ambientale importante. Non ho trovato conferma sui pesi, ma su un sito governativo americano spiegano che:
…le turbine eoliche sono prevalentemente realizzate in acciaio (66-79% della massa totale della turbina); fibra di vetro, resina o plastica (11-16%); ferro o ghisa (5-17%); rame (1%); e alluminio (0-2%).
L’impatto sul terreno, inclusa la possibile alterazione delle falde acquifere, dipende molto dalle pratiche di costruzione adottate e dalla pianificazione del sito. La progettazione e la realizzazione di progetti eolici seguono normative rigorose che includono studi di impatto ambientale volti a minimizzare le conseguenze sul paesaggio e sugli ecosistemi locali.
Nella pratica l’efficienza operativa delle turbine eoliche si attesta spesso intorno al 30-50%, a seconda delle condizioni specifiche e della tecnologia utilizzata. Anche se,secondo l’Environmental Protection Agency americana, le turbine eoliche avrebbero più comunemente un’efficienza che varia dal 20 al 40% nel convertire il vento in energia. Il limite di Betz, che stabilisce il massimo teorico di efficienza al 59,3% per la conversione dell’energia cinetica del vento in energia elettrica, è un concetto fondamentale in aerodinamica e nella teoria delle turbine eoliche.
È comunque importante sottolineare che l’energia eolica è una fonte di energia rinnovabile che, una volta installata, produce energia senza emissioni di gas serra per tutta la durata della sua vita operativa, che può variare dai 20 ai 25 anni. Quindi al momento è una delle forme di energia rinnovabile più sostenibili, e contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’indipendenza energetica dai combustibili fossili. Nonostante l’impatto iniziale legato alla costruzione, i benefici a lungo termine in termini di produzione di energia pulita possono essere in certi casi importanti. Come sempre è essenziale considerare tutte le informazioni utili a prendere una posizione, cosa che è perfettamente legittima ma che, se la si vuole fare, andrebbe fatta dopo aver cercato di informarsi a 360 gradi e non esclusivamente da fonti che mostrano soltanto un lato (o l’altro) della questione.
Sperando di avere aiutato il vostro spirito critico a comprendere che esistono tante sfumature di grigio con cui valutare le informazioni, consci che attireremo le critiche dei tanti tifosi di una o l’altra fazione energetica.
maicolengel at butac punto it
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