Il Paragone, gli atleti e le fonti inaffidabili
Un blog anonimo viene spacciato per "una rivista scientifica". E come dubitare di una rivista dal nome "Good sciencing"? È rassicurante, ci solleva dal chiederci se quello che leggiamo è buona pratica scientifica oppure no; un po' come La Verità che ci sta già dicendo fin dal nome che non ci racconterebbe mai una bugia
Ci avete segnalato un post Facebook sulla bacheca di Gianluigi Paragone, post che rimanda all’ennesimo articolo sul suo blog.
Partiamo da Facebook, con il post che vedete in testa all’articolo.
Il post di Paragone, con toni e metodi tipici del clickbait, riporta questo testo:
“Oltre 1.000 casi tra gli atleti”. La catastrofe denunciata dai ricercatori: “Ecco perché muoiono”
Il post di Paragone allega al testo un’immagine, che mostra qualcuno sdraiato prono per terra e un’altra persona che lo massaggia sulla schiena. Si tratta del tennista Rafael Nadal e di un suo assistente sanitario. Nadal in quella foto aveva appena subito la frattura della terza costola. Non una reazione da vaccino, non un danno collegato alla pandemia. Usare quella foto per parlare di atltei che stanno male per colpa della pandemia (e ovviamente dando la responsabilità in particolare ai vaccini) è disinformare. Disinformare in malafede, visto che la foto di Nadal è uno scatto conosciuto e che la storia della frattura è nota da mesi. Disinformare in malafede cioè malinformare, questo fa Paragone.
L’articolo e le fonti
Ma andiamo all’articolo pubblicato sul blog dell’ex senatore Gianluigi Paragone. Ricordiamo che Paragone è giornalista professionista regolarmente iscritto all’Ordine della Lombardia, in questo caso però l’articolo firmato da tal Tommaso, di cui non ci è dato sapere il cognome.
Tommaso comincia così:
Non è assolutamente normale che così tanti atleti, principalmente giovani, soffrano di arresti cardiaci o muoiano mentre praticano il loro sport. Eppure quest’anno sta accadendo.Vi abbiamo raccontato tante volte, attraverso le pagine del Paragone, della strage silenziosa in corso ormai da mesi, con episodi di “malori improvvisi” che si susseguono in ogni regione d’Italia. Un dramma ignorato da una gran parte della stampa e di fronte al quale, però, anche i medici hanno iniziato a farsi domande, interrogandosi in particolar modo sulla possibile correlazione tra il boom di problemi cardiaci e la vaccinazione di massa effettuata sulla popolazione nell’ultimo anno e mezzo.
A supporto della sua apertura riporta:
Inquietanti interrogativi che sono alla base anche dell’ultimo studio pubblicato sulla testata scientifica Good Sciencing.
Nessuno nella nostra redazione ha mai sentito parlare della testa scientifica Good Sciencing, ed è abbastanza normale, perché non è una testata scientifica ma l’ennesimo blog, aperto ad aprile 2021 sull’onda della pandemia e della diffusione di disinformazione pseudoscientifica, di cui sembra mostrare diverse delle caratteristiche più rappresentative.
Già a dicembre 2021 il sito era stato citato da FactCheck.org in un articolo dal titolo:
Article Makes Unfounded Claims Linking Athletes’ Injuries, Deaths to Vaccines
Articolo in cui leggiamo:
Good Sciencing è un sito web gestito in modo anonimo , che afferma di tenere traccia dei casi di “giovani atleti che hanno avuto gravi problemi medici nel 2021 dopo aver ricevuto uno o più vaccini COVID”.
Quindi non è una testata scientifica come affermato da Tommaso, bensì un sito web anonimo, scritto e gestito da anonimi. Fossero una testata scientifica leggeremmo dei nomi, un board di responsabili delle affermazioni che vengono fatte, una commissione che analizzi i contenuti che vengono pubblicati; e invece il nulla. Un po’ come Tommaso che firma l’articolo sul blog di Paragone senza nemmeno metterci il cognome.
Anche noi su BUTAC abbiamo trattato più volte la questione dei malori improvvisi di atleti e non atleti, riportando sempre le nostre fonti, che non sono blog anonimi, bensì dati ISTAT degli anni passati, per mostrarvi come ad oggi non risulti affatto un aumento improvviso e preoccupante tra chi ha questo genere di malori. C’è solo un interesse mediatico maggiore visto che ognuna di queste “non notizie” ha un pubblico che grazie a soggetti come Paragone e Tommaso si è convinto esista un caso “malori improvvisi”. E ovviamente dove c’è l’interesse del pubblico c’è anche la convenienza nel mettersi a cercare ogni caso di malore e raccontarlo come se fosse stato causato dai vaccini, anche se non c’è alcuna prova per affermarlo, anche se magari si strumentalizzano tragedie, e così diventa un circolo vizioso di non notizie e gente che si convince che prima della pandemia nessuno si sentisse male e morisse all’improvviso. Grazie a queste dinamiche, a oggi l’unico caso che possiamo affermare esista con certezza è quello legato all’information disorder.
Concludendo
Spacciare una fonte anonima per una testata scientifica è malinformare, spacciare la foto di un atleta che ha subito un infortunio non correlato è malinformare. Gianluigi Paragone se la ride, perché lui, per un’intera legislatura, spacciando questo genere di disinformazione è stato mensilmente pagato dalle tasse di tutti i cittadini italiani. Che possa andare avanti impunito a farlo anche ora che non è più membro del governo è una delle tante storture del nostro Paese.
maicolengel at butac punto it
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