Il parmigiano è del Wisconsin? Non proprio!
Ma soprattutto: nessuno l'ha mai sostenuto...
Oggi parliamo di un argomento decisamente divisivo, ma cercheremo di farlo affrontando solo una delle tante notizie che sono circolate sul tema.
La polemica nata in Italia dall’intervista del Financial Times al professor Alberto Grandi sul cibo tradizionale italiano è di quelle forti. I commenti di critica nei confronti del professore sono tanti, e tra testate e post social hanno circolato tantissime informazioni. Alcune completamente sbagliate.
Ecco oggi trattiamo quella che noi di BUTAC abbiamo visto circolare di più e che è evidentemente frutto di pessimo giornalismo. Virgolettati come quello sfruttato da Primato Nazionale:
“Il parmigiano? E’ del Wisconsin”
Siparietti comici come quello di Fiorello a VivaRai2:
O post che cominciano come questo:
Egr. Prof. Grandi, è notizia del TG di oggi che nel suo libro “Denominazione di origine inventata” Lei avrebbe affermato che il parmigiano reggiano sarebbe nato in Wisconsin, 400 anni fa e non in Italia.
Quanto riportato qui sopra è un’interpretazione errata di quanto spiegato da Grandi nella sua intervista al Financial Times. Vi riportiamo per intero quel paragrafo:
Il parmigiano, dice, è straordinariamente antico, ha circa un millennio. Ma prima degli anni ’60, le forme di parmigiano pesavano solo circa 10 kg (rispetto alle pesanti forme da 40 kg che conosciamo oggi) ed erano racchiuse in una spessa crosta nera. La sua consistenza era più grassa e morbida di quanto non lo sia oggi. “Alcuni dicono addirittura che questo formaggio, come segno di qualità, doveva spremere una goccia di latte quando veniva pressato”, dice Grandi. “La sua esatta corrispondenza moderna è il parmigiano del Wisconsin.” Crede che gli immigrati italiani dell’inizio del XX secolo, probabilmente dalla regione del Po a nord di Parma, abbiano iniziato a produrlo nel Wisconsin e, a differenza dei casari di Parma, la loro ricetta non si è mai evoluta. Così, mentre il parmigiano in Italia è diventato nel corso degli anni un formaggio a pasta dura e dalla crosta chiara prodotto in forme giganti, il parmigiano del Wisconsin è rimasto fedele all’originale.
Da nessuna parte Grandi sostiene che quel formaggio sia migliore del nostro, ed è chiaro che non sta dicendo che quello sia “il parmigiano” come lo intendiamo oggi. Spiega soltanto che essendo un formaggio di tradizione millenaria nelle zone di produzione c’è stata un’evoluzione, dovuta anche a un miglioramento delle nostre condizioni di vita, miglioramento che invece dove il formaggio era stato esportato non c’è stato, restando legati alla sua forma iniziale. Sia chiaro, non siamo noi a poter certificare se sia vero che quello del Wisconsin sia o meno il parmigiano nella sua forma originaria. Ma quello che c’interessava era chiarire che nessuno ha sostenuto che il parmigiano l’abbiano inventato là o che provenga da quella zona degli USA.
Spiegare le cose male come ha fatto Fiorello, o come hanno fatto alcuni TG, genera confusione nel pubblico, che non capisce e si arrabbia. Noi avevamo già trattato Grandi nel 2022, prima di questa ennesima polemica (basata sempre sullo stesso libro).
L’altra cosa che vorremmo sfatare è quella “ricerca di pubblicità” da parte di Grandi. Il libro del 2018 è andato bene, al punto che nel 2021 ne è stato realizzato un podcast che in poco tempo ha totalizzato più di un milione di download, grandi numeri per un prodotto di questo tipo. Chi sostiene che Grandi abbia bisogno di pubblicità non ha ben chiara la vicenda. La cosa che ci fa sorridere di più è che chi attacca Grandi sostenendo che abbia bisogno di vendere di più, automaticamente, gli sta facendo ulteriore pubblicità. Il libro comunque al momento risulta esaurito su tante piattaforme.
redazione at butac punto it
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