Il pensiero critico in otto punti chiave
Una piccola guida basata su quello che abbiamo imparato negli ultimi anni
Per la serie le guide di BUTAC oggi vorremmo accennare a quelli che reputiamo i punti più importanti relativi al pensiero critico. Purtroppo nella scuola di oggi si parla molto poco di pensiero critico, specie in Italia. La scuola spesso si è ridotta all’insegnamento di semplice nozionismo, evitando di spiegare attivamente ai ragazzi come poter cercare di migliorare il loro approccio ai fatti e migliorare la propria capacità nel distinguere tra fonti e fatti affidabili e autorevoli, e fatti manipolati o fuorvianti di cui non fidarsi.
Imparare a esercitare il pensiero critico, però, è un primo passo nel contrastare l’information disorder, un problema che ormai pervade ogni ambito delle nostre vite, online e offline.
- Apertura mentale. Al primo posto non può trovarsi nient’altro che l’apertura mentale, ovvero l’inclinazione a essere mentalmente flessibili. Bisogna evitare la rigidità di pensiero e imparare a tollerare punti di vista divergenti, a trattare tutti nella stessa identica maniera. Imparare a distaccarsi dalle nostre convinzioni, dai nostri pregiudizi, non essere prevenuti nei confronti delle critiche che ci vengono mosse e accettare tanto i feedback positivi quanto quelli negativi, anzi dando più peso ai secondi, che possono migliorare la nostra apertura mentale.
- Curiosità. Ovviamente non c’è apertura mentale senza curiosità. Perché la curiosità è quella inclinazione che ci spinge a cercare di comprendere appieno qualcosa, di voler scoprire quelle risposte che magari altri non hanno preso in considerazione. E la curiosità che muove il fact-checker, è grazie a quella che siamo spinti a cercare la fonte delle affermazioni che trattiamo quotidianamente.
- Analisi logica. Grazie a essa siamo in grado di trasformarci in piccoli Sherlock Holmes della dialettica: prima di tutto cercando di assimilare per bene quanto vogliamo verificare, prestando attenzione a ogni parola usata; a quel punto sulla base della logica saremo in grado di verificare se il tutto abbia un senso. L’analisi logica, in pratica, ci permette di capire se il fatto che stiamo cercando di verificare abbia un senso o meno.
- Scetticismo. È sempre importante ricordarsi di portare avanti uno scetticismo costruttivo, grazie ad esso difatti possiamo mantenere un sano livello di dubbio riguardo alle informazioni a cui siamo esposti, scetticismo che si alimenta ponendo domande e verificando le fonti prima di accettare qualsiasi affermazione per valida. Sottolineiamo che il livello di dubbio deve essere “sano”, ovvero dobbiamo imparare a riconoscere quando siamo arrivati a qualche punto ragionevolmente fermo, anche se non ci piace.
- Bias cognitivi. Avere consapevolezza dei propri pregiudizi e di come possono influenzare la nostre valutazioni è importantissimo, perché è proprio sulla base dei nostri bias che rischiamo di non essere sufficientemente oggettivi nell’analisi che stiamo portando avanti. Riconoscere di avere dei pregiudizi a un primo passo importantissimo verso la formazione di un pensiero critico di livello elevato.
- Valutazione delle fonti. Imparare a riconoscere l’autorevolezza, la credibilità e la pertinenza delle fonti di informazione è fondamentale per poter dire di avere uno spirito critico sviluppato e funzionante. Saper valutare le fonti e capire l’eventuale presenza di conflitti d’interesse è uno dei punti chiave per districarsi nell’information disorder.
- Pensiero divergente. Saper guardare i fatti da angolazioni diverse considerando diversi punti di vista è un’altra importantissima parte del pensiero critico. Esercitare il pensiero divergente, insieme all’apertura mentale del primo punto, è fondamentale per imparare a verificare al meglio i fatti.
- Basarsi sulle evidenze. Ultima ma solo in ordine di apparizione, come nella scienza anche quando si parla di pensiero critico le evidenze sono basilari, solo grazie a quelle è possibile affermare che fatto sia effettivamente un fatto, perlomeno finché non vi siano altre evidenze sufficienti che dimostrino diversamente.
Sia chiaro, questo è solo uno spunto per riflettere su quali siano gli elementi più importanti, secondo BUTAC, per avere uno spirito critico attivo che possa aiutarci nella vita di tutti i giorni, ma siamo sicuri che ognuno di voi che ci seguite da tempo avrà altri suggerimenti da dare: siete i benvenuti!
maicolengel at butac punto it
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