Peter Glidden e il business della naturopatia
Un naturopata ci spiega che la terapia non funziona citando dati molto improbabili (e chiaramente senza fonte)
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Ci è stato segnalato un video – condiviso dalla pagina Facebook Awake432Hz 5D, un nome che è tutto un programma – che riprende un minuto di dialogo di un tale signor Peter Glidden, che ci dà il suo parere sulla chemioterapia.
La prima cosa che abbiamo fatto, oltre ad ascoltare i 56 secondi di audio, è stata andare a cercare chi fosse Peter Glidden, e la prima informazione che abbiamo reperito è che Glidden non ha una laurea in medicina, si fa chiamare dottore sì, ma lo è in Naturopatia. Quindi siamo di fronte al parere di una persona che ha specifici interessi nell’allontanarvi dalla medicina basata sull’evidenza scientifica per portarvi a seguire la naturopatia. Altrimenti quelli come lui come farebbero a vendere libri e farsi pagare conferenze?
Ma procediamo con l’analisi del video.
Ve ne riportiamo la trascrizione in italiano per comodità:
Se il medico ti prescrive la chemioterapia ecco come va, più o meno. Il medico lo acquista dalla società farmaceutica per $5000 e lo vende al paziente per $12000. L’assicurazione paga 9000 dollari e il dottore intasca i 4mila dollari. E ce ne sono molti (ma in realtà la traduzione corretta è “ne deve avere molti” sottintendendo di soldi). L’unica ragione per cui viene utilizzata la chemioterapia è perché i medici guadagnano soldi. Sul serio, non funziona il 97% delle volte. Se Ford fabbricasse un ‘automobile che esplode il 97% delle volte continuerebbero facendo affari (anche qui traduzione sbagliata, andrebbe tradotto con “continuerebbero a fare affari?”). No. È questa la punta dell’iceberg del controllo che l’industria farmaceutica ha su di noi. La maggior parte delle persone non ne ha idea.
Tutto qui.
Nel video in circolazione viene detto solo questo, rendendo incomprensibile come possano esserci italiani che commentano così:
La cura della salute è venduta allo sporco mondo degli affari. E noi siamo le vittime
Niente di nuovo giocano. Sulla pelle degli altri tranne la loro x soldi soldi che no.nporyeranno.nrlla tomba
Questo è il nostro adorato capitalismo,
peccato che noi siamo le loro vittime inconsapevoliIo mi auguro che questi imbroglioni che fanno queste cose la chemioterapia serve per loro e le loro famiglie
Se non funziona la chemio, allora non ha senso farla !
In Italia e in molti altri Paesi con un sistema sanitario pubblico sostenere che i medici guadagnino cifre enormi dalla vendita dei farmaci chemioterapici non ha alcun senso. I farmaci oncologici vengono acquistati direttamente dalle strutture sanitarie (pubbliche) e forniti ai pazienti che ne abbiano necessità senza alcun guadagno diretto per i medici. Al massimo si potrebbe dire che negli Stati Uniti (dove opera il naturopata Glidden) le cose funzionino diversamente, ma è comunque falso sostenere che il medico abbia un guadagno diretto dalla vendita di chemioterapici.
Il 97% delle volte non funziona?
Qui siamo nel campo della completa bufala, ovviamente vanno fatti dei distinguo visto che il tasso di efficacia dei trattamenti oncologici dipende dal tipo di tumore trattato, ma alcuni tumori hanno percentuali di guarigione altissime proprio grazie ai chemioterapici. Altro che 97% di insuccessi. Chi sostiene dati di questo genere dovrebbe mostrare studi che li riportino, e invece si limita a dire la sua come se avesse qualche specializzazione nel settore. Ripetiamo: Glidden è un naturopata, lui e la medicina stanno agli antipodi.
Le case farmaceutiche controllano tutto
Qui il discorso è più complesso, è ovvio che le aziende che fanno ricerca sui farmaci sono entità private e per questo hanno specifici interessi commerciali, esattamente come Glidden che ha l’interesse che voi vi curiate con la naturopatia. Ognuno tira acqua al proprio mulino ci viene da dire, ma c’è una differenza sostanziale: le case farmaceutiche per arrivare alla realizzazione di farmaci e trattamenti che curino devono pubblicare studi, che superino la revisione dei pari, che siano accettati dalla comunità scientifica internazionale e che mostrino una percentuale di efficacia che li renda convenienti. Questo non succede coi naturopati, o con chi produce quei rimedi a base di acqua e zucchero che nel nostro Paese vengono tutt’ora venduti in farmacia. No, loro non devono presentare studi che dimostrino l’efficacia di quanto vendono, e perché? Beh, la risposta è semplice: perché l’unica cosa che gli viene richiesto per poterli commercializzare è che non nuocciano al paziente. La ricerca oncologica invece viene sottoposta a controlli rigorosi e l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti è costantemente testata.
Concludendo
Condividere le parole di un naturopata che senza citare alcuno studio specifico racconta cose su una materia che lui non conosce è pericoloso. Video come quello di cui abbiamo parlato oggi portano alcune persone suggestionabili a rifiutare cure che potrebbero salvare loro la vita. Nessuno vuole negare che la chemioterapia abbia effetti collaterali importanti – che però nel corso degli anni sono stati ridotti enormemente – ma resta, ad oggi, uno dei pochi trattamenti veramente efficaci nel contrastare diversi tipi di tumore. Spingere la gente a evitarla per vendere libri e rimedi pseudoscientifici dovrebbe essere sanzionato dalla legge.
maicolengel at butac punto it
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