Reuters, i 9 milioni del Pentagono e Elon Musk

Occhio che se l'amico Elon vuole farvi i dispettucci e non trova niente che fa al caso suo poi gli tocca inventarsi le cose

Ci avete segnalato un video di Matteo Gracis, che rimanda a un articolo de L’Indipendente che parte da un post di Elon Musk, abbiamo pensato fosse cosa sensata trattare il post di Musk su X, visto che Gracis in tutto questo conta come un pelo sul sedere di un babbuino.

Il tweet è questo:

Reuters was paid millions of dollars by the US government for “large scale social deception”. That is literally what it says on the purchase order! They’re a total scam. Just wow.

Il tweet originale, ricondiviso da Musk, mostra quello che viene definito il risultato di un’indagine del DOGE, il dipartimento guidato da Musk stesso: quello che sembra in tutto e per tutto un contratto tra Reuters e il Ministero della Difesa americano per un’attività di “active social engineering defense (ASED) large scale social deception (LSD)” ovvero “difesa attiva di ingegneria sociale inganno sociale su larga scala“. Musk ricondivide il tweet e commenta:

La Reuters è stata pagata milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti per “inganni sociali su larga scala”. Questo è letteralmente quello che c’è scritto sull’ordine di acquisto! Sono una truffa totale. Solo wow.

Bisogna partire dall’inizio, anche per mostrarvi – con un po’ di inquietudine – come stiano andando le cose negli Stati Uniti dopo l’elezione di Donald Trump. Il 13 febbraio Ron Howard (Richie Cunningham per noi anziani, il regista di Elegia Americana per i cinefili) ha condiviso sulla sua bacheca un articolo di Reuters dal titolo:

Musk’s DOGE cuts based more on political ideology than real cost savings so far

Che tradotto:

I tagli del DOGE di Musk finora si basano più sull’ideologia politica che sui reali risparmi sui costi

Howard chiedeva ai suoi follower cosa ne pensassero. Un’ora dopo Musk, in risposta, ha scritto sotto al post di Howard:

I wonder how much money Reuters is getting from the government? Let’s find out.

Che tradotto:

Mi chiedo quanti soldi riceva Reuters dal governo? Scopriamolo.

E a seguire ecco il post di cui sopra. Ovvero Musk è andato a cercare qualcosa con cui attaccare Reuters, visto che Reuters l’aveva accusato di fare tagli legati più alla sua personale ideologia politica che a un vero risparmio per i cittadini statunitensi. Una persona seria avrebbe risposto verificando quanto detto da Reuters, ma evidentemente Musk – come Donald Trump, dopotutto – trova molto più semplice contrattaccare invece che difendere l’indifendibile.

Il problema è che chi fa così, spesso, lascia che il sangue gli vada al cervello e scrive senza prima riflettere e fare le dovute verifiche, per cui scivola sulla classica buccia di banana. Sia chiaro, il post di Musk mostra un contratto reale ed esistente tra Pentagono e Reuters, ma va contestualizzato. Intanto va detto che quel contratto è stato firmato sotto il primo mandato di Trump, ed è di libera consultazione sul sito dedicato alla trasparenza nelle spese del governo americano.

Nulla di segreto, nulla da raccontare come se fosse uno scoop. Ma evidentemente qualcosa di cui il pubblico si è disinteressato così tanto finora che può essere tirato fuori dal cappello magico all’occorrenza sapendo che tutti reagiranno con stupore.

Musk nel suo tweet si concentra sulla definizione delle attività descritte nel contratto come “Large Scale Social Deception”, perché gli fa comodo non spiegare, far credere che sia qualcosa di misterioso, magari di nascosto finora, e portato alla luce solo grazie alle indagini del suo dipartimento. Ma bastava concentrarsi anche sul resto della descrizione delle attività e non limitarsi a isolare la combinazione di parole che faceva comodo per rendersi conto che il contratto è per un’attività che si chiama ASED, ovvero Active Social Engineering Defense, un programma del Dipartimento della Difesa americana di cui sono pubblicamente disponibili le informazioni. Infatti sul sito ufficiale spiegano:

Il programma Active Social Engineering Defense (ASED) mira a sviluppare la tecnologia di base per abilitare la capacità di identificare, interrompere e investigare automaticamente gli attacchi di ingegneria sociale. In caso di successo, la tecnologia ASED lo farà rilevando attivamente gli attacchi, intervenendo nelle comunicazioni tra utenti e potenziali aggressori e coordinando le indagini sulla fonte degli attacchi.

Quindi si tratta di un progetto di ricerca e studio mirato a capire come difendersi dagli attacchi di ingegneria sociale. Più o meno il contrario di quanto lasciato intendere da Musk.

Spiega la CNN:

Il portavoce del Dipartimento della Difesa, il tenente Chelsea Dietlin, ha fornito a CNN una spiegazione dettagliata del contratto del 2018, affermando che TRSS era stato “selezionato in modo competitivo per fungere da valutatore (vale a dire, red team) per testare gli strumenti difensivi che stavamo sviluppando” come parte di un programma di difesa attiva dell’ingegneria sociale (ASED) che ha tentato di combattere lo spear phishing e altri attacchi di ingegneria sociale. Nello specifico, Dietlin ha affermato: “TRSS ha creato strumenti per testare in modo credibile le difese ASED in ambienti di testbed realistici e su larga scala. Large-scale Social Deception (LSD) era il nome della proposta del red team di TRSS”.

Sempre la CNN:

Musk, l’imprenditore miliardario che sta guidando l’ampia iniziativa di riduzione dei costi nota come Department of Government Efficiency (DOGE), ha ripetutamente descritto la spesa federale in modo fuorviante o falso. Questo ultimo esempio è arrivato solo un giorno dopo che si è tirato indietro da una falsa affermazione secondo cui la sua iniziativa aveva sventato un piano per spendere 50 milioni di dollari in preservativi per Gaza, ammettendo che “alcune delle cose che dico saranno errate”.

La cosa che ci dà un briciolo di speranza per il futuro è che perlomeno alcune testate giornalistiche di rilievo internazionale (incluso il Washington Post) stanno in qualche modo cercando di arginare il quantitativo di disinformazione che circola da quando si è insediata la presidenza Trump.

Non crediamo di dover aggiungere altro. Ah, no, e Gracis? Scusate, dimenticavamo: Gracis – o meglio Michele Manfrin, firma de L’indipendente – nel suo articolo ha in parte spiegato quanto sopra, senza però andare a recuperare la descrizione di ASED dal sito ufficiale e preferendo scrivere:

Anche se non conosciamo nel dettaglio la natura di tali operazioni, occorre far presente che DARPA ha da sempre finanziato la ricerca su farmaci a mRNA tanto pubblicizzati e sponsorizzati da diversi stati occidentali durante l’emergenza Covid-19.

Adesso crediamo veramente di non dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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