Rose Villain e l’allunaggio

La cantante mette in dubbio che l'uomo sia mai stato sulla Luna perché ha visto un video di "uno di quei tre" che lo diceva

Tantissimi giornali italiani nei giorni scorsi hanno riportato le dichiarazioni di una cantante in gara a Sanremo, cantante che con la sua dichiarazione ha, a mio avviso, decretato il fallimento della scuola (almeno in relazione a lei e al suo percorso formativo).

Mi riferisco ovviamente a quanto detto da Rose Villain e riportato da tutte le testate giornalistiche nazionali. Ad esempio, il titolo di Adnkronos:

Rose Villain: “L’uomo sulla Luna? Non è mai successo”

Questa frase è stata detta dalla cantante nel corso di un’intervista su TikTok fatta da Giovanni Brugnoli, intervista nel corso della quale Brugnoli chiede a Rose Villain: “Siamo mai andati sulla Luna?”. La cantante risponde subito secca di no, ma è collegata a una “macchina della verità”, e chi la sta monitorando commenta a quel punto che la risposta risulta incerta. Rose Villain spiega quindi di essere incerta perché, racconta, ha visto da poco un video su TikTok di “uno dei tre” che sarebbero stati sulla Luna – di cui non ricorda il nome – che afferma di non esserci mai andato.

La cosa ci ha incuriosito, e siamo andati a cercare chi potesse essere il protagonista di questo video su TikTok: come tutti sanno, infatti, a mettere piede sulla Luna durante la missione Apollo 11 sono stati Buzz Aldrin e Neil Armstrong, mentre Michael Collins, il pilota, non è sceso sul suolo lunare.

Ma di Armstrong non si trovano interviste dove faccia dichiarazioni particolari, cosa che invece è possibile trovare in abbondanza con Aldrin, di cui tra l’altro ci è già capitato di parlare qui su BUTAC proprio in relazione alle teorie del complotto sull’allunaggio.

Ad esempio qui abbiamo Aldrin in compagnia di Conan O’Brien che spiega come mai non è stato visto il momento esatto in cui il modulo lunare su cui si trovavano lui e Armstrong ha toccato il suolo: si tratta di uno spezzone sfruttato dai complottisti per sostenere che Aldrin abbia ammesso che quanto abbiamo visto in TV era un falso, ma è semplice semantica. Aldrin sta spiegando che non c’erano – ovviamente – telecamere per inquadrare il momento dell’allunaggio; in compenso c’erano dopo quando, una volta “allunati”, hanno passeggiato sul suolo lunare.

Oppure abbiamo una clip dove, durante un’intervista nel 2015 all’Oxford Union, alla domanda di una ragazza del pubblico su quale sia stato il momento più spaventoso della missione Apollo, lui risponde:

Scariest? It didn’t happen. It could’ve been scary.

Ma il suo “it didn’t happen” si riferisce al momento più spaventoso, intendendo che per lui non c’è stato nessun momento di paura durante quella missione, e non quello che complottisti sostengono, cioè che non sia mai successo l’allunaggio di per sé.

O ancora la clip in cui una bimba di otto anni chiede a Aldrin come mai non si è più andati sulla Luna per così tanto tempo, domanda a cui Aldrin risponde:

…because we didn’t go there, and that’s the way it happened

Ma siamo di fronte alla classica estrapolazione di frasi fuori dal loro contesto, se la clip non venisse tagliata prima della sua conclusione si potrebbe sentire Aldrin spiegare che il problema sono stati i soldi: però si tratta del problema di continuare ad andare sulla Luna e costruire allo scopo nuovi razzi che potessero portare astronauti così lontano, non del problema del primo allunaggio. Ma ovviamente quella parte viene regolarmente eliminata dai video complottisti che circolano in rete.

Quello che vorremmo mostrare a Rose Villain è la risposta di Buzz Aldrin a chi di fronte a lui ha avuto il coraggio di dargli del bugiardo e vigliacco in merito all’allunaggio:

Detto ciò ci farebbe piacere invitare Rose Villain a leggersi i tanti articoli che abbiamo scritto sulla materia, o quelli scritti dal sempre immenso Paolo Attivissimo, o – se l’inglese non è troppo ostico per lei – uno dei tanti fact-checking autorevoli che sono stati prodotti negli anni.

Perché sentire un personaggio famoso mettere in dubbio con tanta leggerezza uno degli eventi più iconici degli ultimi settant’anni dà davvero i brividi sullo stato culturale di questo Paese. Avere un grande seguito di fan è un potere, e come diceva lo zio Ben: da un grande potere derivano grandi responsabilità.

Ho un’unica speranza: che la cantante avesse voglia di dire qualcosa che la facesse finire su tutti i giornali, indipendentemente da cosa in realtà pensi dell’allunaggio, solo per questioni di marketing. Se così fosse, chapeau, ci siamo cascati anche noi.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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