La ruota che genera energia all’infinito
...e poi c'era la marmotta che incartava la cioccolata
Un post di Facebook che racconta una rivoluzionaria scoperta scientifica negli scorsi giorni è stato molto condiviso e pubblicato su diversi gruppi, ma quale sarebbe la sensazionale scoperta? Abbiamo un nuovo Galileo Galilei? No, solo una persona che ha dimenticato cosa viene insegnato durante le ore di fisica al liceo.
Il post pubblicato sui gruppi Facebook è il seguente:
Il proprietario di questo veicolo elettrico Chevy Bolt ha fatto ciò che nessun produttore di veicoli elettrici ha fatto finora. Qualcosa di completamente logico. Mi sono sempre chiesto perché questi veicoli non sono stati progettati per utilizzare l’energia che produce la rotazione delle ruote per caricare le batterie del veicolo. Quest’uomo l’ha fatto a casa sua. Quello che volta nel quadro, è un generatore che produce corrente che carica le batterie..Non ha più bisogno di fermarsi a caricare le batterie ai posti di caricamento o caricarla di notte a casa sua.Mentre il veicolo corre, carica le batterie.
Inoltre nella fisica esiste una legge chiamata “Legge di conservazione della quantità di moto”, la quale – una volta applicata – ci spiega che quando una macchina viaggia su un’autostrada mette in moto una serie di meccanismi che necessitano il consumo di batteria e carburante, ma che la quantità di energia che una ruota può produrre non potrà mai lontanamente essere pari a quella che impiega la batteria stessa.
Come spiega Wikipedia:
In fisica, la legge di conservazione della quantità di moto, principio della conservazione della quantità di moto, è una legge di conservazione che stabilisce che la quantità di moto totale di un sistema isolato è costante nel tempo. La condizione di isolamento si esprime nel fatto che sia nulla la risultante delle forze esterne. Il principio deriva dall’ipotesi di omogeneità dello spazio.
Nessuna batteria è eterna, al massimo lo è il suo residuo per l’ambiente se non viene riciclata correttamente; e una ruota che percorre un’autostrada non è sospesa nel vuoto, per cui bisogna tener conto dell’attrito della strada, del peso dell’auto ecc. Questi fattori che, secondo l’autore del post, dovrebbero contribuire all’infinita raccolta di energia per la batteria dell’auto, in realtà possono servire, eventualmente, a ridurre un consumo, ma non a coprirlo.
Per fortuna molti non ci hanno creduto (o hanno le minime nozioni di fisica necessarie a confutare la teoria) e hanno impiegato poco per elaborare e diffondere una risposta nei vari gruppi, spiegando come la rotazione di un corpo non possa garantire l’alimentazione di una batteria che deve spostare quattro ruote in contemporanea e che, quindi, l’energia necessaria a far funzionare questo sistema sarà sempre maggiore di quella prodotta.
Purtroppo viviamo in una società dove un certo tipo di analfabetismo scientifico è talmente diffuso da rendere necessari anche articoli come quello di oggi. Sono troppe le vittime di truffe “tecnologiche”, che hanno successo proprio perché le persone non hanno le competenze per rendersi conto della bontà di un prodotto che gli viene presentato come miracoloso, conveniente o più efficiente degli altri.
Ah, a proposito, avrei da vendere un oggetto che sono sicuro attirerà la vostra attenzione…
Dave Bihrman
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.