Le sentenze sui DPCM durante il COVID
L'ennesima sentenza clamorosa che clamorosa non è
Un lettore ci ha segnalato l’ennesimo articolo che parla di una sentenza “clamorosa” emessa a Bologna. L’articolo, pubblicato su BolognaCronaca.it, titola:
Sentenza clamorosa: Dpcm Covid palesemente incostituzionali
L’articolo, firmato Redazione, racconta della sentenza emessa da un giudice di pace in favore di un giornalista che aveva presenziato a una cena durante uno dei lockdown imposti per contenere la pandemia, il 15 gennaio 2021. La sentenza è stata emessa in questi giorni e Bologna Cronaca ne ha scritto il 24 gennaio 2025.
L’articolo però spiega i fatti in maniera decisamente superficiale, cosa comune a tanti degli articoli che abbiamo visto negli ultimi tempi proprio in merito a sentenze simili. Abbiamo pertanto ritenuto utile fare un po’ di chiarezza su come funzionano le cose nel nostro ordinamento giudiziario.
Il giudice di pace
Da Wikipedia:
Il giudice di pace è un organo giurisdizionale con diverse funzioni. Alla denominazione corrispondono, però, significati diversi a seconda dell’ordinamento giuridico e giudiziario di riferimento. Il giudice di pace è un magistrato onorario a titolo temporaneo che ha competenza in materia civile, amministrativa e penale per controversie di lieve entità. Per svolgere questa funzione ottiene solo una indennità per la prestazione. Tutti i cittadini vi si possono rivolgere e il ricorso in opposizione a sanzione amministrativa puo’ essere presentato anche senza l’assistenza del legale, mentre per i ricorsi per decreti ingiuntivi l’assistenza di un legale è necessaria se il valore causa supera i 1.100 euro.
Le sentenze emesse da un giudice di pace non costituiscono un precedente vincolante per altre decisioni giudiziarie. Quindi non si applicano automaticamente ad altri casi simili, al massimo possono essere citate come riferimento. Ma stiamo parlando di sentenze in merito a controversie di lieve entità in ambito civile: nella maggioranza dei casi, infatti, si tratta di sanzioni amministrative (ovvero multe) ritenute illegittime da chi le ha prese.
L’incostituzionalità del DPCM
Il giudice di pace non può dichiarare un DPCM o una legge incostituzionale, solo la Corte Costituzionale può pronunciarsi in tal senso, pertanto il titolo che parla di “DPCM incostituzionali” è sbagliato e dimostra quanto poco il giornalista che l’ha firmato fosse interessato a informare e quanto invece avesse interesse a spingere la propria versione dei fatti.
Difatti nell’articolo da nessuna parte si trova un virgolettato che metta in bocca alla giudice che ha emesso la sentenza il termine “incostituzionale”. La sentenza inoltre non annulla il DPCM, ma si limita a imporre la disapplicazione del provvedimento amministrativo nel caso specifico del giornalista Giovanni Preziosa.
Il valore di queste sentenze
La Corte Costituzionale si è già espressa nel 2021 spiegando chiaramente che i DPCM che imponevano delle restrizioni ai cittadini erano compatibili con la Costituzione. Sempre la Corte Costituzionale ha riconosciuto che, in situazioni come quella che si era creata durante la pandemia, possono essere imposti limiti ai normali diritti costituzionali – come la libertà di movimento – purché rispettino specifici limiti. Tutte informazioni che un giornalista dovrebbe riportare per permettere ai propri lettori di capire l’argomento. Ma è evidente che i giornalisti interessati ad aiutare i lettori sono sempre meno, mentre quelli interessati alla propria versione dei fatti sono in crescita.
maicolengel at butac punto it
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