La pubblicità gratuita a un social italiano
SkyTg24, Sfero le nuove frontiere dell'information disorder
Il 18 agosto 2022 sulle pagine di SkyTg24, uno dei tre canali di notizie più visti in Italia, è apparso un articolo a firma Damiano Crognali, giornalista professionista iscritto all’Ordine dal 2007, dal titolo:
Nasce Sfero, l’alternativa etica ai social network
Come sanno tanti che seguono BUTAC ormai leggo più le segnalazioni che i canali d’informazione, per cui anche stavolta per accorgermi dell’articolo c’è voluto un tag da parte di un nostro follower su Twitter. Partiamo subito con il dire che quanto segue non è un pezzo di fact-checking, ma un piccolo editoriale. Si tratta delle mie personali opinioni, quindi se siete interessati solo ai fact-checking solo su BUTAC avete oltre 6mila articoli da leggere diversi da questo.
Premetto che dopo 24 ore di tag senza risposta a SkyTg24 mi sono permesso di taggare il direttore, il quale ha prontamente risposto, comprendendo subito il problema e rispondendomi in maniera decisamente diretta e apprezzata:
L’articolo è effettivamente stato rimosso, ma ci è voluto un tag al direttore della testata dopo che avevo tentato invano di taggare più e più volte chi gestisce i social, segnalando in forma riassuntiva quanto ho deciso di raccogliere qui di seguito in forma più estesa.
Perché questo editoriale?
La principale ragione della mia critica a SkyTg24 non era per l’articolo in sé, che dava una notizia come tante. Ma i toni entusiastici con cui la notizia veniva data, omettendo tutto quanto state per leggere. La prima cosa da evidenziare è che Sfero non è nato oggi, o ieri, ma due anni fa, quindi sostenere, e riportare come notizia, che sia “nato” un sito che in realtà in due anni non è riuscito a raggiungere grandi numeri suona un po’ come una pubblicità occulta al sito stesso. Una pubblicità che ha sicuramente portato nuovi utenti, linfa vitale per gente come quella di cui stiamo per parlare.
Scriveva Crognali nel suo articolo su SkyTg24:
La pubblicità su SFERO viene fatta solo sui contenuti, su quello che viene postato sulla piattaforma, che è visibile da tutti, anche senza doversi registrare, perché questo social network non è interessato a mantenere gli utenti sul sito, bensi a valorizzarne il tempo e i messaggi postati.
E ancora:
Nella maggior parte dei casi vi abbiamo trovato contenuti di qualità, oppure podcast, che fanno riflettere, scritti o prodotti da giornalisti, autori e attivisti ma anche da artigiani o attività sul territorio italiane, che vogliono promuovere.
Complimenti tanti, senza però mai raccontare ai lettori chi sia quello che nell’articolo viene definito amministratore delegato e co-founder del sito, Daniele Di Luciano.
Sia chiaro, è comprensibile che si faccia un po’ di fatica a scoprire subito chi si ha di fronte, visto che tanto del vecchio materiale che era pubblicato sui canali da lui più usati ora è finito sotto il tappeto, nascosto da nuovi siti che hanno preso il posto dei vecchi, rimosso da abbastanza anni perché nemmeno la cache di Google riesca a ricostruire. Ma basta scavare un pelo più a fondo per scoprire che era anche il fondatore di LoSai, sito web che negli anni su BUTAC abbiamo dovuto trattare più e più volte (tanto è vero che è stato uno dei pochi, se non l’unico, a ottenere una categoria a lui dedicata), sito web di cui per fortuna esiste una folta documentazione su WebArchive. Ho selezionato a caso alcune home page per farvi fare un salto nel viale dei ricordi:
Uno degli autori storici di BUTAC, Neil Perri, nel 2015 si pronunciò così nei confronti di LoSai e del suo fondatore:
Losai.eu è uno dei peggiori siti italiani in circolazione, degno membro della nostra Lista Nera, anzi potremmo chiamarla una “testa di serie”, dove tutti i complotti trovano casa, ma con una reinterpretazione estremista. Mi rifiuto di definirlo estremista cattolico o estremista cristiano, è far loro un complimento, direi solo estremista visionario. Siamo a livelli raggiungibili solo negli stati del sud degli USA, nelle zone più rurali, dove la scienza e la realtà danno fastidio. …il boss Di Luciano, che possiamo considerare un fuffaro ai livelli degli altri grandi santoni italiani del web (Marcianò, Mazzucco, Lannes, Chiesa ecc.)…
Da LoSai a Informare X Resistere
Da LoSai Di Luciano passò a collaborare con Informare X Resistere, riuscendo nell’impresa di trasformare quello che era un sito di controinformazione con una sua precisa identità, legata a una certa sinistra, a diventare sempre più un sito di cattolici estremisti che facevano battaglie contro la massoneria difendendo il clero più integralista (e, ovviamente, detestando Papa Francesco).
Raccontava nel 2015 Hélène Benedetti (una delle fondatrici di IXR) a NextQuotidiano:
Così hanno ucciso la “mia creatura”, la mia adorata pagina. E’ stato consentito l’approdo e la collaborazione di personaggi di un sito che alcuni conoscono come sito di complottismi idioti e bufale stratosferiche: “LoSai”
E ancora:
Mi chiedo quanto ci sia di morale in tutta questa storia e mi chiedo anche quanto il Dio di Stefano (Stefano Alletti, cofondatore con Hélène di IXR su Facebook nel 2009, ndmaicolengel) e dei suoi amici cattocomplottisti sia orgoglioso di loro e del loro ingiusto comportamento. I vecchi amministratori hanno proposto più volte a Stefano di aprire un’altra pagina o di andare su “LoSai” a pubblicare ciò che non era in linea con “Informare per Resistere”, ma vista l’importanza acquisita dalla pagina, grazie al lavoro mio e di altri amministratori, era più allettante tenere una pagina così grande… non importava se non era frutto del proprio lavoro ma di quello degli altri; non importava se era un vero e proprio furto perchè Stefano e i suoi non sarebbero mai riusciti con le loro becere idee ad accumulare tutta quell’utenza: basti veder che la pagina “LoSai” conta solo 152.000 utenti a differenza di “Informare per Resistere” con quasi 900.000 utenti prima che andassi via definitivamente.
L’articolo di NextQuotidiano di Benedetti seguiva quello di Giovanni Drogo del giorno prima, titolato:
Incredibile! Tutti si sono accorti che Informare X Resistere è bufalara e fascista!
Benedetti nel suo pezzo citava LoSai senza mai fare direttamente il nome di Di Luciano, mentre Drogo non aveva quella delicatezza:
Da qualche giorno molti utenti di Facebook stanno manifestando la loro indignazione (i più furbi invece tolgono silenziosamente il like) sulla pagina Facebook del noto sito di “controinformazione” Informare X Resistere. Molti fan della pagina non hanno gradito la “deriva cattolica” e omofoba di IXR. Ma Informare x Resistere è sempre stato un sito che spacciava le peggio cazzate al miglior prezzo. Ci sarebbe da stupirsi se fosse sempre stato un sito informazione, ma non è questo il caso. Non è mai stato un sito di “controinformazione”, ma una paginetta furba che però non ha mai nascosto di essere quello che si è rivelato ieri: una pagina di fascisti e complottisti spaccia-bufale come ce ne sono altre su Internet. Per scoprirlo non ci voleva un genio, sarebbe stato sufficiente notare che Informare X Resistere è una delle pagine amiche di Lo Sai. Con gli adepti di Di Luciano quelli di IXR hanno da anni una partnership informale in virtù della comunione di vedute sui “grandi temi” dei nostri anni: Bilderberg e massoneria, Vaccini e autismo, Undici Settembre, Scie Chimiche e quant’altro.
La deriva fascista è arrivata proprio insieme all’amicizia tra LoSai e IXR. Quella complottara esisteva già da prima. Negli ultimi anni i canali social di IXR hanno dato spazio all’antivaccinismo, al complottismo e guarda caso alle teorie creazioniste di Di Luciano e della sua ultima opera letteraria. Non sto a farvi un riassunto dei tanti articoli che abbiamo dedicato a LoSai, se volete li trovate qui, ma il concetto è che Di Luciano è noto per essere un antiabortista estremista cattolico, che ha diffuso notizie di disinformazione di ogni genere tramite ogni canale social possibile, e l’ha fatto per anni. Come sia possibile che un giornalista professionista non se ne sia accorto ci lascia increduli, ma l’alternativa è peggio.
Qui su BUTAC abbiamo già dovuto trattare Sfero giusto poco fa, per un testo in stile tipicamente antivaccinista lì pubblicato, un testo scritto da un laureato in legge che parla di medicina e statistica senza averne i titoli. Un testo che su altri lidi sarebbe perlomeno bollato come notizia inaffidabile su Sfero viene diffuso senza problema alcuno, al punto che soggetti come il dottor Andrea Stramezzi lo condividono sui loro canali social.
Giornalismo responsabile
Come sia possibile che una rete che si dedica alle notizie 24 ore su 24, in un momento storico così delicato proprio a causa della propaganda e della disinformazione, non si rendesse conto dell’immensa pubblicità gratuita che con quell’articolo stava facendo a un social network dove vengono sistematicamente diffuse notizie complottiste e di propaganda varia mi lascia sconcertato. Ho gradito molto per questo motivo l’ammissione d’aver fatto un errore da parte del loro direttore.
Ci sono tanti articoli ancora presenti sul web che narrano del passato di siti come LoSai e IXR, anche se tanto altro materiale è sparito. Siti che il giornalista di SkyTg24 avrebbe dovuto leggere per documentarsi. Io dal canto mio raccomando sempre immensa prudenza, i social sono tutti pericolosi per come sono gestiti. Non solo perché ledono la nostra privacy con cookie e quant’altro, ma perché una volta che ci entriamo dentro – specie se da dispositivo mobile tipo tablet o smartphone – diventano il nostro mondo finché non chiudiamo l’app.
È sui social che leggiamo le news, e se il social media che seguiamo è gestito da un estremista prolife con passati legami col fondamentalismo cattolico qualche rischio che le notizie che vengono passate possano essere indirizzate o filtrate c’è. Guarda caso, senza avere un account, sono appena entrato su Sfero da un browser anonimo, e questi sono i primi contenuti che mi sono stati proposti:
Restare Liberi, Arezzo Web, Sovranità Popolare, Tutti i fatti e ByoBlu. Su cinque link interni pubblicizzati ai nuovi lettori tre pubblicano nota malinformazione, uno è un canale notoriamente antivaccinista. Come diceva Crognali “contenuti di qualità, oppure podcast, che fanno riflettere”. Ovviamente quei siti consigliati variano, ma basta guardare la top 100 degli influencer su Sfero, quelli a cui viene data visibilità al 100% come spiegato sul sito stesso, volete vedere chi è nelle prime 10 posizioni?
- Stefano Montanari
- Sara Cunial
- Matteo Brandi
- Loretta Bolgan
- Ilaria Bifarini
- Sandro Torella
- Paolo Bellavite
- Stefano Re
- Giorgio Bianchi
- Davide Barillari
Ripetiamo, come diceva Crognali, “contenuti di qualità oppure podcast che fanno riflettere”! Come spiegano nelle info di Sfero, i primi cento utenti del social network a superare i mille follower avrebbero avuto una copertura al 100% a vita. Ovvero, a differenza di come funziona Facebook, ogni post che quei cento “superutenti” scrivono su Sfero viene riportato sulla bacheca di tutti i loro follower. Non come su Facebook, dove a fronte di x follower sai già che i tuoi post (specie se hanno un link) verranno visti da x/10 di loro se va male, x/5 se va bene.
Signoraggio
Sia chiaro, Di Luciano non si è limitato a LoSai e a scrivere articoli, per lungo tempo è stato uno degli alfieri del signoraggio, con video che visti oggi fanno sorridere un bel po’, perlomeno quelli che è ancora possibile trovare online:
Video che venivano regolarmente presi in giro dai debunker dell’epoca che non si rendevano conto di combattere contro un futuro Mark Zuckerberg.
Il “periodo signoraggio” si concluse con una lunga polemica tra Di Luciano e Marra, quello che usava signorine svestite per portare avanti gli stessi (o quasi) discorsi di Di Luciano. Di quella polemica in rete sono rimasti pochi stralci pubblicati su siti su cui Di Luciano non ha controllo, il suo botta e risposta con Marra purtroppo è svanito. Ma nelle bricioline lasciate in rete contro Marra troviamo perle come questa:
…chi frequenta un pochino i siti di controinformazione (come ad esempio scienzamarcia di Corrado Penna) sa bene che il surriscaldamento globale è una bufala inventata dai mondialisti per creare istituzioni sovranazionali per togliere ancora più sovranità agli stati.
Quindi non solo cattolico integralista, antiabortista, sostenitore di complottismo vario, ma pure negazionista dei cambiamenti climatici.
Lade Nyse
Di Luciano per anni ha collaborato con la moglie, di cui oggi non sento più parlare: si faceva chiamare Lade Nyse e con questo nome firmava articoli sull’altro blog di Di Luciano (Il Bisbetico indomabile); al secolo Laura Caselli, tra le altre cose scriveva di complotti sul 9/11.
Non la trovo più nominata da nessuna parte, ma su Sfero trovo una Laura Caselli che, secondo la scheda pubblicata, risiederebbe a Basciano, che curiosamente è anche la sede di Sfero e dell’azienda intestata a Daniele Di Luciano. Su Sfero si presenta come una mamma che fa home schooling e che si trova su Sfero per:
conoscere altre mamme, per confrontarmi con loro e per condividere la mia esperienza.
Pubblica su Sfero dal 2020, quando ha fatto il suo primo video in cui raccontava del suo profilo Instagram (dove aveva già ben 10mila follower). Curioso che non spieghi fin da subito che è la compagna del fondatore del sito su cui sta pubblicando, fa sorridere perché il video del 2020 è chiaramente una pubblicità per Sfero, dieci minuti in cui Laura si racconta – senza accennare ai suoi legami con chi gestisce il sito – dieci minuti in cui spinge appunto Sfero, anticipando che sta per mollare Instagram, anche se in realtà pubblica almeno fino a novembre 2021 raggiungendo oltre 13mila follower.
Concludendo
Ho concluso quanto credo fosse interessante da condividere con i lettori di BUTAC, lascio a voi che avete avuto la pazienza di leggermi fino a qui ogni ulteriore considerazione.
Ma alla redazione di SkyTg24 vorrei dire un’ultima cosa: siete una testata che tratta notizie 24 ore su 24, avete un pubblico che vi legge fidandosi di quanto riportate, quindi avete un grande potere, e come insegnava zio Ben al giovane Peter Parker: da un grande potere deriva una grande responsabilità. L’articolo su Sfero era irresponsabile, da parvenue dell’informazione, potete (e dovete) fare meglio, anzi, vi lancio una proposta, perché non provate a riscrivere quel pezzo alla luce di quanto avete potuto leggere qui sopra? Così si che fareste un servizio al lettore. Di quelli fatti bene!
maicolengel at butac punto it
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