SocialTv e morti fake

Perché usare articoli di molti mesi fa?

Bogdan Tibusche, alias Andrea De Girolamo, ci ha regalato l’ennesima perla sul suo canale Social Tv (non più su YouTube, ma su Rumble, dove si sentono più liberi di raccontare sciocchezze).

Il video che andiamo a trattare è stato pubblicato sul canale di SocialTv il 15 febbraio 2021 e titola:

I morti di COVID? Sono FAKE e lo dice ISTAT

Il tema l’abbiamo ormai trattato più e più volte, ma proprio per questo la segnalazione che ci è arrivata mi ha incuriosito, volevo vedere fin dove arrivasse la faccia tosta di Tibusche nel raccontare la “sua verità”.

Tibusche parte da un titolo di Avvenire del 4 maggio 2020:

A me già quel suo scegliere di partire da un titolo di quasi un anno fa dà lievemente fastidio, può essere che i numeri fossero inesatti all’epoca, ma da maggio 2020 a febbraio 2021 il sistema di raccolta dati e l’accuratezza degli stessi sono migliorati un bel po’. Ma andiamo avanti per seguire il ragionamento di Tibusche. La prima cosa che ci dice è che il numero riportato da Avvenire è una truffa, “la più grande truffa”.

Dopo Avvenire Tibusche se la prende con il Fatto Quotidiano, che aveva titolato:

Istat: “Tra febbraio e novembre 84mila morti in più rispetto alla media”. Seconda ondata più letale della prima in Piemonte e Valle d’Aosta.

L’articolo è del 30 dicembre 2020.

Si passa a questo punto ad un’affermazione abbastanza pesante, Tibusche dice:

“Come sempre ISTAT fa di tutto per non far capire nulla e soprattutto di non mostrare i numeri reali

Io onestamente fossi un dirigente ISTAT denuncerei Tibusche alle autorità, perché l’accusa che viene fatta è specifica, ed è dimostrabile come lo stesso stia raccontando una bugia. Ma andiamo avanti, perché una cosa giusta Tibusche la dice: i numeri corretti per fare le comparazioni dovrebbero includere anche gennaio.

Noi di BUTAC quando possibile abbiamo atteso i numeri finali (anche se non ancora definitivi) del 2020, per fare comparazioni e paragoni con gli anni precedenti. Tutti dati che trovate nei nostri vecchi articoli. Ma siccome il video di Tibusche è al suo quarto minuto e dura ancora più di mezz’ora voglio capire dove vuole andare a parare.

A questo punto ci mostra il testo di un documento pubblicato da ISTAT sempre in data 30 dicembre 2020, documento che fa dei raffronti che a Bogdan non stanno bene:

Fare un confronto fra un anno e una media degli anni precedenti è un sistema per incrementare il significato dell’anno rispetto alla media

Il giochetto che fa Bogdan a questo punto è mostrare calcoli sulla mortalità nelle annate che pare a lui, quelle che servono a confermare quanto vuole farvi credere: siamo di fronte a un classico caso di giornalismo a tesi.

 

Poi Tibusche passa a riportare un titolo in cui venivano riprese le parole del presidente dell’ISTAT:

“Supereremo i 700mila decessi nel 2020. Ultima volta fu nel 1944 nel pieno della seconda guerra mondiale”

Tibusche applica la sua prima paraculata: Blangiardo (presidente ISTAT) cita il fatto senza mai sostenere un vero paragone, ma spiegando solo che non era mai successo dal 1944 di avere così tanti morti in un anno.

A Tibusche il paragone non va bene, e ci dice:

“Blangiardo è furbo, perché si dimentica di dire che nel 1944 la popolazione italiana si aggirava sui 43 milioni e che dunque perché il 2020 possa essere paragonato ai morti della seconda guerra mondiale del 1944 l’anno passato, il 2020, con quasi un terzo di popolazione in più avrebbe dovuto realizzare oltre 900mila morti. Ecco questo aumento di mortalità avrebbe potuto far gridare a una possibile pandemia. Possibile che il presidente dell’ISTAT non sappia queste cose? No, non è possibile, ma per mantenere la fake news della pandemia bisogna attaccarsi a tutto”

Ma vedete, Blangiardo non ha dato a intendere che i numeri vadano paragonati per dimostrare qualcosa sulla pandemia, ha solo riportato una curiosità. Prima del 2020 solo nel 1944 c’erano stati così tanti decessi registrati in Italia. È un dato di fatto. Vero che come riporta Tibusche la popolazione italiana sia cresciuta dal 1944 ad oggi, è vero, ma quella crescita sono anche vent’anni che si è rallentata:

E in questi vent’anni non abbiamo mai avuto la mortalità che c’è stata nel 2020, nemmeno quando, anche per colpa di un giornalismo pessimo, abbiamo convinto tanti anziani a non vaccinarsi contro l’antinfluenzale causando un picco di morti – secondo la Fondazione Veronesi oltre 24mila in più rispetto al numero atteso – nella stagione 2014-15.

Ma a Tibusche di tutto questo non interessa, lui gioca coi numeri per convincere i propri follower, io ammetto che non ho più voglia di giocare. Mostrare i numeri come sta facendo nel suo video è pessimo, perché chi lo guarda si convince facilmente di ascoltare “la verità”. Pochi mettono davvero in funzione il cervello e lo spirito critico accorgendosi del sistema che usa.

Io onestamente avendo più e più articoli sul tema morti da COVID-19 non ho voglia di ascoltare tutta la mezz’ora del suo video. Credo che questa tabella pubblicata da ISTAT coi numeri dei morti (tra gennaio e novembre) tra il 2015 e il 2019, paragonati a quelli che sono i morti certi del 2020 (sempre tra gennaio e novembre) dovrebbe bastare a farvi capire quanto vi sta prendendo per i fondelli:

Tra il 2015 e il 2019 i morti in Italia (tra gennaio e novembre) sono stati sempre dentro i 600mila e rotti, solo nel 2015 si è superato il numero di 600mila di qualche centinaia. Nel 2020 siamo comunque con un più 10% abbondante di morti rispetto al peggiore degli ultimi sei anni. Quel 10% è COVID, lo si capisce ancora meglio guardando dove è concentrato quel dato, quasi tutto nel Nord Italia, dove tra gennaio e novembre abbiamo avuto la maggioranza dei casi di contagio. Un 10% di morti in più annuali è tanto, specie visto e considerato che i dati parziali ci raccontano di come la situazione sia andata ancora peggio a dicembre.

Detto ciò la bugia che l’ISTAT non ci dà numeri precisi o verificabili si smonta andando a vedere quanti dati sono stati pubblicati il 13 gennaio: decessi suddivisi per comuni, con i dataset di tutti i morti dal 1 gennaio al 30 novembre dal 2011 al 2020, in modo che chiunque possa prendere il proprio Comune di appartenenza e verificare se ci sia stata o meno una crescita. Come vedete dalla tabella qui sopra ovviamente è più facile che quella crescita (sui dati gennaio-novembre) ci sia stata in comuni del Nord Italia.  Ma non è che se nel vostro Comune non c’è stata, allora la pandemia è fake, checché ne dica Tibusche.

Non ho voglia di ascoltarlo ulteriormente. Non ritengo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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