L’inutile (e pericolosa) terapia degli schiaffi
Le terapie alternative sono pericolose, quando lo capiremo?
Oggi nessuna bufala, ma vogliamo riportarvi di un caso di cui stanno parlando testate internazionali, un caso che riteniamo esemplare di come seguire le terapie alternative comporti grandi rischi.
Prima di tutto bisogna fare un salto indietro nel tempo, nel 2016, il luogo è Cleeve House, nel Wiltshire, Inghilterra. Una donna di 71 anni, Danielle Carr-Gomm, sceglie di andare a passare un weekend in quello che potremmo definire un elegante agriturismo. La donna, che soffre di diabete, ha scelto quella vacanza per poter partecipare alla sessione di “slapping therapy” (terapia degli schiaffi) proposta da Hongchi Xiao, un guaritore alternativo di sessant’anni originario della California.
La terapia degli schiaffi
La terapia degli schiaffi, conosciuta anche come “paida lajin”, è una pseudoterapia che trova radici nella medicina tradizionale cinese. La pratica prevede di schiaffeggiare vigorosamente e ripetutamente il corpo, sia autonomamente sia con l’aiuto di un terapeuta, per rimuovere le tossine.
I sostenitori di questa pratica credono che possa ridurre le dimensioni dei pori, aumentare la circolazione sanguigna e persino migliorare l’assorbimento dei prodotti per la cura della pelle. La terapia prevede schiaffi e colpi ripetuti con lo scopo di rilasciare le tossine del sangue, note come “sha”. Nonostante queste affermazioni, numerosi critici e esperti del settore medico sottolineano la totale assenza di basi scientifiche a sostegno di questa pratica. Inoltre, i pazienti spesso terminano le sessioni con lividi e sanguinamento, un chiaro segnale di pericolo per la salute che non dovrebbe essere ignorato. Nonostante la sua popolarità in alcune cerchie, la terapia degli schiaffi ovviamente non ha alcuna approvazione o sostegno dalla comunità scientifica e medica.
La fine di Carr-Gomm
Danielle Carr-Gomm ha tragicamente perso la vita quando ha deciso di smettere ogni terapia medica convenzionale, preferendo seguire soggetti come Xiao e la sua pseudoterapia. Danielle Carr-Gomm è morta proprio mentre prendeva parte alla sessione alla Cleeve House di Seend, nel Wiltshire, il 20 ottobre 2016. Hongchi Xiao è stato accusato di omicidio colposo per negligenza grave.
I precedenti
La cosa che mi ha lasciato di sasso è stata lo scoprire che Danielle Carr-Gomm non è la prima vittima della terapia degli schiaffi: nel 2015 a morire era stato un bambino australiano, i cui genitori, dopo una conferenza a Hurstville, si erano convinti – grazie alle parole dello stesso guru Hongchi Xiao – a smettere di somministrare l’insulina al figlio diabetico che all’epoca aveva sei anni, e cominciare ad usare appunto la terapia degli schiaffi. Il bambino è morto poco dopo. Xiao è stato estradato da Londra nel 2017, e condannato a dieci anni di carcere in Australia, dove si trova tutt’ora. Se la giustizia fosse stata più veloce non ci sarebbe stato l’incontro nel Wiltshire e Danielle Carr-Gomm sarebbe probabilmente ancora viva. Xiao ora attende l’esito del processo inglese, a cui partecipa in quanto è stato ancora una volta estradato – ma stavolta all’opposto, dall’Australia al Regno Unito.
Questa non è l’unica informazione che mi ha sorpreso: l’altra è lo scoprire che esiste una raccolta firme aperta nel 2018, che non vi linkerò, con quasi tremila sostenitori che chiedono la liberazione di Xiao dal carcere australiano, poiché ritengono che i suoi insegnamenti siano preziosi.
Concludendo
Dispiace notare che la maggioranza delle testate italiane e straniere non abbia riportato il caso precedente, a dimostrazione di come ormai non siamo più di fronte a vero e serio giornalismo ma a semplici copia, traduci e incolla. Noi riteniamo che, su casi come questo, andrebbe fatta molta più chiarezza, perché oggi è la terapia degli schiaffi, ieri era il bicarbonato che cura i tumori, e nel nostro Paese di ciarlatani simili (alcuni anche con laurea in medicina) è purtroppo pieno, partendo dai tanti che spingono all’uso di acqua e zucchero invece delle vere terapie mediche.
maicolengel at butac punto it
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