Le Tesla in coda in Svezia

Le unioni dei lavoratori risultano incomprensibili ad alcuni imprenditori, ma vanno tenute in considerazione quando si sbarca sul mercato internazionale

Il numero di post che diffondono, decontestualizzando i fatti, un video che mostra la coda infinita di Tesla alla stazione di supericarica di Malung in Svezia è tale che abbiamo sentito la necessità di intervenire, spiegando velocemente perché quanto si vede non ha direttamente a che fare con le auto elettriche.

Il video, se non l’avete visto, è questo:

150 Tesla, tutte in coda per ricaricaricare a un Supercharger. I post condivisi sui canali anti-elettrico sono di vario genere, ma giusto per fare un esempio:

FREGATURA TESLA ❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️❄️ Svezia, Tesla in attesa di ricaricarsi in una lunghissima fila, sono esattamente il motivo per cui le vendite di ibridi e PHEV crescono mentre Tesla è in crisi. La sua autonomia infatti precipita del 40%-60% in condizioni di freddo, criticità non comunicata preventivamente ai clienti. 🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫🪫

Francesco non ha fatto i compiti e non sa che quanto scrive è sbagliato, l’autonomia di una Tesla non precipita del 40-60%, è vero che cala, ma non così tanto: si parla di una perdita di autonomia che può andare dal 10 al 36% e che si verifica quando ci sono temperature sotto ai -10 gradi centigradi, il picco del 36% è calcolato su temperature sotto ai -23°. Ma non è quello il motivo per cui si è formata una coda di 150 macchine, il problema è di tutt’altro genere.

Ed è noto dal 2024, come riportato sul sito TESLARATI già ad aprile 2024:

Tesla Svezia ha attualmente in programma di costruire circa 35 nuove stazioni Supercharger nei prossimi anni, da Malmö a sud a Kiruna a nord. Nel 2024, il produttore di veicoli elettrici ha pianificato di aprire 20 nuovi siti Supercharger. Questi piani sembrano essere stati sospesi per ora poiché i membri di Seko hanno smesso di collegare i Supercharger Tesla alle reti elettriche locali. Seko ha annunciato il 4 marzo che i suoi membri non collegheranno più i Supercharger Tesla alla rete elettrica locale e il 20 marzo 2024 l’Unione degli elettricisti ha esteso il suo sciopero di solidarietà per includere le nuove installazioni di Supercharger Tesla

La coda di gennaio 2025 è figlia di questi scioperi e del mancato accordo con i sindacati, come spiegato su electrek.co:

I conducenti Tesla in Svezia sono bloccati in coda alle stazioni Supercharger. Tesla accusa gli scioperi sindacali che impediscono loro di collegare le loro nuove stazioni alla rete.

Da più di un anno i dipendenti dell’assistenza Tesla in Svezia sono in sciopero per chiedere di essere inseriti in un contratto collettivo.

Tesla si è sempre opposta ai sindacati e ha resistito con successo alla sindacalizzazione nei suoi stabilimenti di produzione. Inizialmente, questo sciopero in Svezia sembrava gestibile, coinvolgendo solo poche decine di lavoratori. Tuttavia, Tesla ha sottovalutato la forza della solidarietà tra i lavoratori svedesi.

Mentre la casa automobilistica è riuscita ad aggirare lo sciopero dei lavoratori dei servizi, ora sta risentendo dell’impatto degli “scioperi di solidarietà” di altri sindacati in Svezia.

Diversi altri sindacati nel paese, tra cui quelli dei lavoratori portuali, degli elettricisti e dei servizi di pulizia che lavorano con Tesla, si sono rifiutati di collaborare con l’azienda a sostegno dello sciopero.

Ora, uno di questi scioperi di solidarietà sta davvero iniziando a causare problemi ai proprietari di Tesla e di altri veicoli elettrici.

Tutto davvero molto semplice, cose che succedono anche da noi quando i sindacati scioperano e i benzinai stanno chiusi:

 Purtroppo la mancanza di spirito critico sommata ai pregiudizi contro l’elettrico fa danni.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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