Isabella Tovaglieri e le eco-accise
Per difendere gli interessi di alcuni, come succede spesso, si raccontano bugie o si omettono dettagli
Ci avete segnalato un video su TikTok con protagonista Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega a cui la transizione da endotermico a elettrico proprio non va giù. Il video dura poco più di due minuti, ed è questo qui:
Il video è un classico caso di sensazionalismo senza alcuna fonte: si sostiene che ci siano tanti Paesi che hanno imposto nuovi balzelli per compensare la perdita delle entrate date dall’acquisto di carburanti. Poi c’è l’unica affermazione sensata del video:
Ciò che è certo è che gli incentivi diretti e indiretti ad acquistare l’auto elettrica prima o poi finiranno.
Certo che prima o poi finiranno, nel frattempo si saranno anche abbassati i costi delle auto elettriche, rendendo sempre meno essenziale l’esistenza degli “eco-incentivi”.
Tovaglieri poi cita La Verità, e riassume alcune misure che sarebbero state già prese da alcuni Paesi.
Olanda
La prima che viene raccontata è la tassa che dal 2026 verrà imposta in Olanda sui veicoli elettrici per il trasporto merci. Siamo andati a verificare, trovando sia gli eco-incentivi attuali che la pagina dedicata a questa tassa sui veicoli elettrici che trasportano merci. E sapete cosa abbiamo trovato? Che non è una tassa per i veicoli elettrici, ma la solita malinformazione. La tassa è per tutti i veicoli che superano i 3500 kg di stazza, elettrici e non. Dare a intendere diversamente è tipico di chi sta disinformando, o di chi racconta cose senza averle verificate.
Norvegia
Sì, è vero che la tassa sui veicoli elettrici – da zero che era – sta salendo, ma sta salendo con l’obiettivo di arrivare a equivalere a quella per i veicoli non elettrici, quindi non si tratta di una tassa in più, bensì di una tassa uguale a quella che già si pagava prima per acquistare auto endotermiche. Spacciare la cosa per nuova tassazione è malinformazione. Come detto poco sopra è normale che col tempo gli eco incentivi si azzerino, sono appunto incentivi per sveltire un processo di cambiamento, non sconti all’infinito. Anche la tassa di un euro per ogni chilo sopra i 500 non è una tassa per le auto elettriche, ma una tassa per tutti gli acquisti di auto. Non spiegarlo è malinformare. Come però viene spiegato qui per ora le tasse sono comunque inferiori a quelle necessarie per acquistare un’auto endotermica, quindi è vero che sulle auto elettriche oggi ci sono due tassazioni che prima non c’erano (mentre erano già previste per le endotermiche) ma sono attive altre esenzioni che a oggi non sono state toccate, e che non riguardano il settore endotermico.
Francia
Sì, è vero in Francia è stata introdotta una tassa sul peso dell’auto, solo che non si tratta del peso dell’auto elettrica: al momento auto elettriche e a idrogeno sono esenti da quella tassa, sostenere diversamente come pare fare Tovaglieri non è solo malinformazione, ma direttamente una bugia.
Alcuni Stati americani…
Qui vengono citati diversi casi: si parte dal Vermont, dove è stata proposta una legge che tassi le miglia percorse all’interno dello Stato con veicoli elettrici, ma la stessa legge (la H.479) prevede altri incentivi per chi acquista una vettura elettrica. In ogni caso la legge non è ancora stata approvata, parlarne come se lo fosse è sbagliato.
Tovaglieri cita un’altra legge, che imporrebbe ai guidatori di veicoli elettrici una tassa di 150 dollari all’anno per la manutenzione stradale e di 75 dollari per la manutenzione delle colonnine di ricarica. Questa sarebbe una legge dello stato di Washington DC. Ed è vero che esiste questa legge, ma sempre nello stesso Stato sono previsti altri incentivi per i possessori di veicoli elettrici.
Comunque per chi fosse curioso qui sono riportate tutte le tasse dedicate alla mobilità elettrica negli Stati americani. Quelli con vere eco-accise che impattino più delle tasse per l’endotermico io non li ho trovati, ma magari Tovaglieri sarà così carina da segnalarceli.
C’è una cosa da dire sul video di Tovaglieri, almeno una frase è corretta:
Ogni investimento per un ambiente più sano costerà caro, prima o poi, a tutti i cittadini…
Il problema è che lei la dice per suggerire che chi ne pagherà le conseguenze saranno le fasce più deboli della popolazione, omettendo però di spiegare che questa transizione per un ambiente più sano è fatta per scongiurare ulteriori conseguenze devastanti che impattano già su TUTTA la popolazione mondiale. Ovvio che passare da un assoluto menefreghismo verso l’ambiente a cercare di fare meglio per il nostro pianeta costerà caro, ci saranno meno comodità e più attenzioni verso ciò consumiamo, e come lo consumiamo. Tutte cose che un politico dovrebbe spiegare se ha a cuore che i propri elettori possano sperare di mettere al mondo figli su un pianeta degno di essere vissuto. Ma evidentemente a Tovaglieri del futuro importa poco.
Conclusioni
L’abbiamo già detto più volte, la transizione che stiamo vivendo è sicuramente di quelle che portano con sé tante polemiche, ed è comprensibile che alcuni politici prendano le difese di un settore che include parte del loro bacino elettorale. Quello che però non va bene è che per difendere alcuni si raccontino bugie o si omettano dettagli. Che a farlo siano giornalisti con un’agenda purtroppo è normale, ma quando a farlo c’è un’europarlamentare pagata dalle tasse di tutti i cittadini a nostro avviso è molto grave. Il lobbismo è accettabile finché non scade nella menzogna.
maicolengel at butac punto it
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