Treccani, Pazienza e la vignetta sbagliata
Treccani ha pubblicato una vignetta del fumettista Andrea Pazienza, modificandone il testo senza però dichiararlo in modo esplicito.
Oggi trattiamo un post social che abbiamo visto circolare nelle scorse ore, si tratta ancora una volta di qualcosa relativo al mondo dei fumetti, di cui io che scrivo sono appassionato lettore.
Il post, pubblicato sui profili social dell’Enciclopedia Treccani (perlomeno Facebook e Instagram) è questo:
Il testo del baloon della vignetta pubblicata da Treccani è: “ciao mamma, ciao papà sono tornato per sempre ho finito di votare fuorisede di recarmi alle urne con una borsina di tela sono qui per restare per mangiare con voi per informarmi sui legacy media insieme a voi per leggere i giornali e non Instagram, I Giornali! …Vi ricordate? era estate eravamo in campagna e mi compravate il Corriere…”
Il testo del post riporta:
Nei suoi fumetti, Andrea Pazienza ha colto le contraddizioni, le fragilità, gli aspetti più commoventi della generazione di giovani a cui apparteneva.
Lo scrittore Pier Vittorio Tondelli lo definí il «cantore, il poeta, l’artista forse più grande» del ’77 bolognese. In “Le straordinarie avventure di Pentothal”, forse la sua opera piú nota, Pazienza introdusse nel fumetto italiano la realtà come chiave della narrazione, attraverso la dimensione autobiografica, cifra costante di tutta la sua produzione. Fu proprio “Pentothal” ad accreditarlo come autore capace di far aumentare le tirature delle riviste e, come tale, uno dei pochi a poter pretendere anticipi.
Il suo eclettismo e la sua maestria si espressero anche nella capacità di far convivere nella stessa tavola il tragico e il senso della morte, presenza costante della sua produzione, con il comico e il dissacrante.
Pazienza morí di overdose a Montepulciano il 16 giugno 1988. Per conoscere meglio la vita e l’opera di uno degli artisti piú rappresentativi del suo tempo, potete leggere la voce che gli abbiamo dedicato nel Dizionario Biografico degli Italiani, a cura di Emmanuel Betta. La trovate al link in bio.
Il problema non è questo testo, che riporta a grandi linee una bio del grande fumettista che ha raccontato il ’77 bolognese, ma la vignetta condivisa, che mostra un disegno di Pazienza molto noto a cui è stato modificato il testo nei baloon, senza che la cosa sia stata segnalata, e questo a nostro avviso è grave, perché il rischio che quell’immagine venga presa per una vera vignetta di Pazienza, magari dai più giovani, è alto. Sia chiaro, nei commenti al post ci sono tanti, specie tra i fumettisti, che commentano il post in maniera decisamente critica.
La vignetta originale è questa:
Il testo originale del baloon, scritto a suo tempo da Pazienza è: “ciao mamma, ciao papà sono tornato per sempre ho finito di scherzare, di drogarmi e di frequentare brutta gente sono qui per restare, per mangiare con voi per essere svegliato ogni mattina perché voi mi mettiate i vestiti che volete con le camicie stirate… le camicie voglio la mia stanzetta e farmi degli amici nuovi e venire al mare con voi ma solo se sono buono solo se suono buono vi ricordate? Era estate, eravamo in campagna e mi mettevate gli orecchini di ciliegia.”
Sia chiaro, ovviamente, essendo Pazienza morto ben prima (per fortuna per lui, oserei dire) dell’arrivo dei social network, chiunque dotato di spirito critico comprende che quel testo non può averlo scritto lui. Ma come sappiamo bene i social network sono il terreno preferito di chi lo spirito critico lo tiene sedato: quanti crederanno che quella sia una vignetta autentica? Quanti l’hanno condivisa senza rendersi conto che si tratta di una falsa citazione?
Treccani, volesse fare le cose per bene, dovrebbe pubblicare un nuovo post in cui spiega i fatti, ma anche cambiare l’immagine del post vecchio in modo che tutti quelli che hanno condiviso l’immagine col testo modificato abbiamo automaticamente la correzione a portata di mano.
maicolengel at butac punto it
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