La truffa dell’anello
Una truffa che si verifica non online, ma nelle città turistiche o dove la densità di popolazione è particolarmente alta
Oggi voglio parlare di una truffa che si verifica non online, ma nelle città turistiche o molto popolate, dove la densità di popolazione insomma è particolarmente alta. Parliamo della truffa dell’anello, un fenomeno che purtroppo conosco bene a causa del mio lavoro nella vita reale.
La truffa
Mentre camminiamo per strada, inconsapevoli, può capitare di vedere un anello scintillante abbandonato per terra o addirittura di sentire il suo rumore metallico quando cade. Istantaneamente ci guardiamo intorno, preoccupati di aver perso qualcosa dalle tasche, e subito qualcuno ci raggiunge insistendo che l’abbiamo perso noi. E anche se neghiamo, l’interlocutore insiste, affermando di avere fretta di prendere un treno e suggerendo di dividerlo. Il dialogo procede più o meno così:
Sicuro che non sia suo? L’anello peserà almeno 6 o 7 grammi, con l’oro così alto sono tanti soldi. Facciamo così: lei mi da 100/200 euro e si tiene l’anello, che poi potrà rivendere a un compratore.
Non avete idea di quante persone, credendo di trovarsi di fronte a un affare irripetibile, ci caschino. Da quando non ho più il negozio nella zona più trafficata di Bologna assisto meno a queste scene, che quando ero in quella strada invece capitavano quasi ogni settimana. Ora raramente vedo persone entrare nel mio negozio per farmi valutare un anello solo per dover spiegare loro che non è d’oro, ma di un metallo senza valore, spesso ottone. Gli anelli quasi sempre sono grossi, più simili alle fedi nuziali che vediamo alle mani dei nostri nonni e bisnonni che quelle che si vendono più comunemente oggi. Fanno così in modo da far credere che ci sia tantissimo oro su cui guadagnare.
Considerazioni finali
Non possiamo darvi suggerimenti specifici su come difendervi da questo genere di truffe, ma possiamo solo avvertirvi che si verificano ovunque nel mondo, segno che tutti potremmo essere potenziali vittime. Molti cadono in queste trappole sperando di ottenere un guadagno inaspettato da qualcosa che non era loro.
Ammetto che non ero sempre dispiaciuto per le vittime che venivano nel mio negozio a far valutare l’anello truffa, perché nella maggior parte dei casi erano persone che speravano di realizzare un guadagno facile in barba alla perdita di qualcun altro. Tuttavia, mi preoccupava quando le vittime erano anziani, convinti della buonafede del truffatore e intenzionati più ad aiutarlo a realizzare un guadagno immediato, senza pensare di subire una perdita per loro stessi.
maicolengel at butac punto it
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