I vaccini antinfluenzali genotossici

Ci è stato segnalato un messaggio che circola sui social network, questo:
Una grandissima cortesia che chiedo a tutti voi è di diffondere ora questo urgente messaggio: la Pfizer ha preparato per la prossima stagione autunnale dei vaccini anti influenzali genotossici in quanto allestiti con la stessa tecnologia a mRNA dei vaccini genici anticovid!*
*Ci saranno tantissimi effetti avversi e numerose morti come sta avvenendo con gli pseudovaccini ad acidi nucleici finora inoculati.*
_Tutti i pazienti fragili e anziani che si sottoporranno ignari alla prossima somministrazione del nuovo vaccino antinfluenzale corrono gravissimi rischi._
_Diffondi a raffica questo mio messaggio per il bene di tutti!_
_Grazie per il vostro affetto!_
Arriveranno tre vaccini
A tecnologia mRNA1.Virus sinciziale respiratorio
2.Influenza
3.Covid
Non sappiamo se sia veramente suo o meno quel testo, e questa informazione non ci interessa. A noi, come sempre, interessa verificare i fatti. Ma qui di fatti non ce ne sono: solo illazioni senza fonte alcuna, fatte per spaventare chi legge quel messaggio.
Quello che sappiamo è che il messaggio circola perlomeno dal 2023 uguale e identico a sé stesso, sia su Facebook che su Telegram e probabilmente su altri canali di messagistica varia. Ma si tratta per l’appunto di bufale: è falso che i nuovi vaccini a mRNA contro l’influenza siano “genotossici” o pericolosi per la salute pubblica.
Come spiegato – con fonti – più volte, i vaccini a mRNA non alterano il DNA e non sono genotossici. Il loro meccanismo è stato studiato e testato, e continua a essere monitorato da enti come EMA e FDA.
L’unica informazione corretta è che aziende come Pfizer e Moderna stanno sviluppando vaccini a mRNA anche per influenza e virus respiratorio sinciziale (RSV), oltre a quelli già disponibili contro il COVID-19. Questi nuovi vaccini sono in fase di studio o approvazione, e i dati preliminari mostrano che possono offrire una buona protezione.
Spaventare la gente con messaggi che non trovano riscontro nei fatti in teoria sarebbe vietato dalla legge italiana, recita infatti così l’Art. 658 del Codice penale:
Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.
Purtroppo, perché si configuri il reato, è necessario che il messaggio venga fatto arrivare a un’autorità pubblica o a qualcuno che gestisce un pubblico servizio (come Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale ecc.). Non basta quindi scrivere un post allarmistico su Facebook, a meno che questo non inneschi un intervento istituzionale. Solo nel caso che un messaggio come quello qui sopra fosse così diffuso da intasare i centralini delle ASL potremmo quindi sperare in un intervento contro chi lo diffonde. Sarebbe bello che la legge fosse aggiornata prevedendo anche qualche altro caso d’intervento. Perché per come è scritta ora purtroppo sono troppi quelli che pur diffondendo allarmismo pericoloso – a volte anche guadagnandoci – restano assolutamente impuniti.
maicolengel at butac punto it
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